Il rapporto delle Nazioni Unite che cerca di criminalizzare ogni critica all’ideologia di genere

L’ESPERTO DI PARTE CHIAMATO DALLE NAZIONI UNITE A PARLARE DEL GENDER VICTOR MADRIGAL-BORLOZ VUOLE CREARE UN’ATMOSFERA DI DRAMMATIZZAZIONE ANNUNCIANDO L’IMMINENTE ONDATA DI VIOLENZE CONTRO LE PERSONE LGBT CAUSATA DA PERICOLOSI “ELEMENTI REAZIONARI

Di Angelica La Rosa

Questo è tipico della subdola burocrazia delle Nazioni Unite“, ha affermato la presidentessa del Ruth Institute, la dott.ssa Jennifer Roback Morse, a proposito di un rapporto del Segretario generale delle Nazioni Unite che chiede sanzioni penali per coloro che criticano l’ideologia di genere.

Prima chiamano un ‘esperto indipendente’, che non è né indipendente né esperto, il quale produce un rapporto che tratta in un certo modo i loro punti in discussione – ha spiegato la Morse -. Poi trasmettono questo documento all’Assemblea Generale. Indipendentemente dal fatto che si agisca o meno sul rapporto, gli attivisti possono usarlo per dare alla loro ideologia quello che sembra essere un timbro di approvazione delle Nazioni Unite per impressionare i creduloni”.

In questo caso, il c.d. ‘esperto’ è Victor Madrigal-Borloz, che ha prodotto un rapporto che mette in guardia contro quelli che lui chiama i progressi dei diritti umani raggiunti dai gruppi LGBTQ. Sostiene che il contraccolpo è prodotto da “leader politici e gruppi religiosi ultraconservatori” (compresa la Chiesa cattolica) che promuovono il fanatismo disumanizzando queste persone.

Madrigal-Borloz vuole creare un’atmosfera di crisi avvertendo di un’imminente ondata di violenza causata da questi elementi reazionari“, ha accusato Morse. “Poi invita gli Stati membri delle Nazioni Unite a criminalizzare i discorsi che si oppongono all’ideologia di genere”.

Con ogni probabilità, l’Assemblea Generale ignorerà quest’ultimo di una lunga serie di rapporti che cercano di legittimare il dogma di genere“, prevede la Morse. “Le Nazioni Unite non hanno infatti mai riconosciuto l’ideologia transgender e, attualmente, la maggioranza dei suoi membri non accetta il matrimonio tra persone dello stesso sesso”.

Anche così, ora c’è quello che può essere spacciato per un documento ufficiale delle Nazioni Unite, che gli attivisti possono citare per promuovere la loro causa“.

Madrigal-Borloz ha prodotto un rapporto simile l’anno scorso invitando i paesi a criminalizzare la terapia della parola per coloro che hanno un’attrazione per lo stesso sesso indesiderata. Nel rapporto attuale, mette in guardia dalle “narrazioni di esclusione” dei gruppi statunitensi che cercano di impedire ai ragazzi “trans” di praticare sport femminili.

Il suo rapporto afferma che i gruppi “anti-genere” negli Stati Uniti hanno raccolto 6,2 miliardi di dollari tra il 2008 e il 2013, di cui un miliardo sono andati alle loro “filiali” estere.

La d.ssa Morse ha quindi concluso: “questi sono gli anni in cui infuriava il dibattito sul matrimonio tra persone dello stesso sesso negli Stati Uniti. Quindi c’è da aspettarsi che gli oppositori di questa rottura radicale con la moralità normativa si alzino e spendano soldi per sconfiggerla“. E aggiunge: “questi rapporti sono una cortina fumogena per far avanzare l’ideologia di genere, rappresentano solo le opinioni degli autori e dei burocrati che le commissionano”. Occorre quindi vigilare ed essere cauti nel veicolarli nell’opinione pubblica, spesso distratta e bombardata alla continua propaganda Lgbt.

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