Ecco chi è sant’Eusicio, eremita

di Mariella Lentini*

“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)

 

Nel VII secolo dopo la nascita di Gesù, sulle rive di un fiume francese, il Cher (affluente sinistro della Loira), un uomo ricco decide di costruirsi una capanna e di vivere da eremita. Ci troviamo nel centro della Francia, nei pressi di Blois. Eusicio (o Eusizio), questo è il suo nome, vuole condurre la sua esistenza da solo, a contatto con la natura, tra rovi, alberi e cespugli. A tenergli compagnia il cinguettio degli uccellini e lo scrosciare dell’acqua del fiume. Sembra un selvaggio, ma non è nulla di tutto questo. Per sua scelta rinuncia al lusso e agli onori che il suo rango avrebbe potuto offrirgli. Tali privilegi non gli danno la felicità alla quale aspira. E questa felicità la cerca pregando e parlando con Dio. Ama la pace, la fratellanza, Gesù e il Vangelo.

Eusicio è caritatevole e generoso con chi va a trovarlo. E sono in molti a presentarsi davanti alla sua misera capanna, per chiedere un consiglio o una guarigione. Eusicio accoglie tutti con amore e guarisce i malati. Tante sono le mamme angosciate che, con fiducia, si rivolgono all’eremita francese, soprattutto quando i loro bambini soffrono il mal di gola. Eusicio si sofferma a scherzare affettuosamente con loro e con un segno di croce li libera dalla malattia. Un giorno fa del bene a un balordo che, invece di dimostrare riconoscenza, progetta, assieme a un complice, di rubargli due alveari ricevuti in dono. Il malfattore viene scoperto in flagranza dall’eremita, mentre il complice riesce a scappare. L’eremita perdona il ladro e, anzi, gli regala un alveare chiedendogli di non rubare più perché, altrimenti, avrebbe fatto contento il demonio.

La fama di Eusicio arriva fino al re dei Franchi Childeberto che, prima di affrontare una battaglia contro i Visigoti, gli porge una cassa di monete d’oro in cambio della sua protezione. Eusicio rifiuta il metallo prezioso e chiede al sovrano di donarlo ai poveri. Poi gli preannuncia la vittoria contro i nemici. Childeberto sta per partire per la guerra e fa una promessa all’eremita: in cambio della vita sana e salva, farà costruire una basilica in onore del Signore e così avviene.

 

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

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