Ancora su Green Pass, vaccini e “dragocrazia”

Di Giuseppe Brienza

ANCHE INFORMAZIONE CATTOLICA È IMPEGNATA NELLA DIFESA DELLA COSTITUZIONE VIOLATA DALLA LEGISLAZIONE “EMERGENZIALE

 

Alcuni lettori hanno vivacemente reagito, sia in senso favorevole sia contrario, all’articolo di Dalila di Dio dal titolo Green Pass e DASPO sociale: la “dragocrazia” al governo del Belpaese.

Ci pare quindi giusto esporre la posizione della nostra testata riguardo al tema vaccini anti-SARS-CoV-2, Green Pass e “Governo dei migliori”. Anzitutto l’editoriale pubblicato domenica scorsa dall’avvocato di Dio costituisce un’analisi lucida e perfettamente condivisibile e, quindi, lo facciamo pienamente nostro.

Del resto, inFormazione Cattolica, come sa chi ci legge, ha assunto una posizione molto chiara fin dall’inizio della pandemia ovvero: libertà nella scelta circa il vaccino, con riferimento etico alla Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede “sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19” (pubblicata il 21 dicembre 2020), ma contrarietà all’obbligo vaccinale, a maggior ragione per i minori. Siamo poi critici verso alcuni aspetti della Costituzione del 1948 ma ora uniti ai difensori dei diritti costituzionali compromessi dalla normazione “emergenziale” e da quella sul Green Pass.

Non crediamo affatto, come sentiamo dire nei salotti televisivi o nelle testate mainstream, che i diritti costituzionali non sono violati perché “superati” dal diritto generale alla salute di tutti. Pensiamo che, tanti Italiani, vaccinati o non vaccinati, si stiano rendendo conto della situazione. Il Governo Draghi ha ereditato un potere enorme e, con la scusa del Covid-19, sta protraendo una emergenza “senza emergenza” infinita. Chi si fa domande viene subito bollato per ignorante oppure “no Vax”, se non peggio. Ma la gestione della pandemia sta facendo emergere un aspetto positivo nel nostro dibattito pubblico, ovvero quel consenso trasversale che porta a denunciare le tante criticità di questo periodo, e a domandare se la Costituzione non debba essere “riconquistata” da tutti noi, così come il Parlamento e le sue regole, i partiti o movimenti nella loro funzione di rappresentanza popolare e così via discorrendo.

Quindi riassumendo:

– secondo noi l’uso di un lasciapassare governativo anche per lavorare non è conforme all’articolo 1 della Costituzione;

– secondo noi la proclamazione governativa dello stato d’emergenza nazionale sulla base del codice della protezione civile, prorogato per ben sei volte e per due anni di seguito, non è conforme all’art. 78 della Costituzione;

– secondo noi il cambiamento per decreto-legge della durata del lasciapassare governativo che sarà valido in tutto il Paese, anche in zona bianca, dal prossimo 6 dicembre (c.d. Super Green Pass), senza fornire un adeguato riscontro scientifico, non è conforme all’art. 32 della Costituzione;

– secondo noi la mancanza di approfondimento sulla vaccinazione dei bambini, nella prospettiva della prossima imposizione anche a loro del vaccino, non è conforme all’art. 32 della Costituzione.

La nostra opinione, in definitiva, è che i governi Conte 2 e Draghi abbiano realizzato più limitazioni dei diritti dei cittadini che nessun altro esecutivo in 70 anni di Repubblica italiana, senza risolvere oltretutto un granché riguardo ai problemi strutturali della sanità italiana, ai quali pure si devono alcune delle tragedie subite da tante famiglie in questi due anni di gestione disastrosa della pandemia.

 

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