Obiettori al vaccino e prepensionamenti spontanei fanno saltare i piani di Swiss. Draghi rifletta!

di Angelica La Rosa

BEN 200 DIPENDENTI SI SONO OPPOSTI ALL’INOCULAZIONE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

Dopo aver licenziato negli ultimi tempi diverse centinaia di assistenti di volo la compagnia elvetica Swiss si appresta a proporre a diversi suoi ex collaboratori un’offerta di riassunzione.

I Prepensionamenti spontanei e gli obiettori al vaccino hanno fatto saltare le previsioni della compagnia elvetica che si trova a corto di equipaggi. E così in una lettera interna la società controllata da Lufthansa ha informato i suoi impiegati che intende inviare in gennaio un’offerta di rioccupazione ai 334 dipendenti licenziati nell’ambito di una ristrutturazione.

A pesare sulla situazione c’è stato anche il programma di vaccinazione obbligatoria imposto dalla compagnia di aviazione civile, in vigore da questo mese di dicembre, che ha provocato un’ulteriore ondata di partenze perché, secondo indiscrezioni, sarebbero ben 200 i dipendenti che si oppongono all’inoculazione.

Quindi l’obbligo aziendale di vaccinazione rischia di affossare il settore dell’aviazione civile svizzera, in particolare la compagnia citata. E pensare che qualcuno si attendeva un boom durante le vacanze di fine anno per risollevare le sorti di un settore in crisi…

Riflettano Mario Draghi, il premier italiano, e il suo accolito Roberto Speranza, ministro della Sanità, che oggi, nel Consiglio dei Ministri, continuando ad andare contro la Costituzione, pensano di estendere a molte altre categorie di lavoratori, dopo aver inguaiato personale sanitario, delle forze dell’ordine e militari, insegnanti e altro personale scolastico, l’obbligo vaccinale (surrettizio o meno) per potere recarsi al lavoro. Lasciando chi non accetta il ricatto vaccinale senza stipendio e, quindi, ridotti progressivamente alla fame.

 

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