Governo e Covid, prepariamoci al periodo che verrà dopo il ristoro natalizio

di Gian Piero Bonfanti

UN NATALE TRASCORSO IN FAMIGLIA MA…

 

Abbiamo trascorso un Santo Natale in famiglia, riuscendo a cogliere il valore di questa festività che spesso veniva vissuta in modo un po’ scontato.

Il Natale di quest’anno non è stato un semplice scambio di doni o una ricorrenza che per molti poteva scadere nella consuetudine.

Quest’anno abbiamo vissuto  il raccoglimento e la meditazione, abbiamo celebrato la venuta al mondo di nostro Signore Gesù Cristo nella consapevolezza del grande dono di Sé che ci ha fatto.

Tutto è stato possibile grazie a questa tregua che ci è stata concessa, e le privazioni di questi ultimi due anni hanno fatto sì che potessimo apprezzare anche i minimi particolari, le piccole cose, che nei momenti cosiddetti normali avremmo dato per scontato.

I segnali dal Governo prima di queste festività non erano di buon auspicio e la tendenza era quella di una ulteriore stretta del laccio al collo, lasciando prevedere un periodo con nuove rinunce.

C’era da una parte grande rassegnazione in coloro che per diversi motivi hanno effettuato nella propria vita una scelta controcorrente,  mentre dall’altra  c’era una forte carica adrenalinica in coloro che si stanno sbracciando per l’inasprimento delle discriminazioni e delle pene nei confronti dei “non vaccinati”.

Ma qualcosa è accaduto, qualcosa non è andato come previsto.

Che stia per implodere tutto?
Che vi siano dei ripensamenti al Governo?
Che sia, all’opposto, una apparente calma prima della ripresa delle politiche messe in atto per due anni consecutivi?

Di ipotesi se ne potrebbero fare molte, ma sicuramente nessuna di queste sarà completamente giusta o completamente errata.

Noi però abbiamo goduto di questo Santo Natale, e di questo ringraziamo nostro Signore.
Anche chi ha perso i propri cari ha potuto vivere questi momenti nel raccoglimento e nella preghiera, nella certezza di viverlo sotto il loro sguardo di protezione.

Chi sta vivendo difficoltà a causa di restrizioni che hanno condizionato la propria vita ha potuto attribuire un valore inestimabile al candore di una festività passata in famiglia o con i propri cari.

Poter trascorrere questi pochi giorni con queste certezze ci ha fatto ricaricare le pile.

A coloro che invece hanno trovato mille difficoltà per sottoporsi ai tamponi per viaggiare o per poter recarsi al ristorante od in luoghi affollati, forse può essere sfuggito il senso di raccoglimento anche quest’anno.

Purtroppo per loro sarà così anche nei prossimi anni.

Prepariamoci per il periodo che verrà dopo questa tregua, tutto ci apparirà molto più duro e torneremo alla quotidianità.

Torneremo a vedere coloro che si battono strenuamente per affermare la propria verità, per dire che in questa società ci devono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Finirà l’incanto di questo Santo Natale e torneranno le serie preoccupazioni.

Noi però continuiamo a tenere  lo sguardo verso l’alto nella certezza che ad un certo punto il Signore interverrà in nostro aiuto.

 

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