Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati

di don Ruggero Gorletti

COMMENTO AL VANGELO DI SABATO 15 GENNAIO 2022

Dal vangelo secondo san Marco, 2,13-17

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

COMMENTO

«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Il Signore ha una predilezione particolare per i peccatori, ma non perché preferisca chi offende Dio rispetto a chi cerca di vivere osservando i comandamenti. Egli si accosta ai peccatori (quindi, se vogliamo essere onesti, a ciascuno di noi, me per primo) come un medico si accosta ai malati: il medico avvicina i malati non per lasciarli vivere tranquillamente come malati, per rassicurarli a vivere serenamente la loro situazione, ma per guarirli, per cambiare la loro condizione, permettendo così che vivano con pienezza la loro esistenza, senza i limiti che la malattia impone. Così il Signore si fa vicino a noi peccatori non per dimostrarci la sua solidarietà e la sua comprensione, per dirci: «stai tranquillo che va bene così», ma per aiutarci a cambiare, convertendoci, impegnandoci a vivere come piace a Dio, e perché è solo vivendo come piace a Dio che possiamo vivere con pienezza e soddisfazione la nostra esistenza.

 

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