L’atto contraccettivo è un atto illecito per questi due motivi

di Giorgia Brambilla

L’ABC DELLA BIOETICA: H COME… HUMANAE VITAE

Nell’enciclica “Humanae Vitae” di Paolo VI al n.14, pietra miliare del Magistero sul tema della procreazione responsabile, leggiamo che per atto contraccettivo si intende ogni azione che in previsione, durante, o immediatamente dopo l’atto sessuale coniugale mira a impedire il concepimento di cui l’atto sessuale medesimo è capace.

Le ragioni – che risiedono non in una norma esterna, ma nella verità dell’essere umano – per cui l’atto contraccettivo è un atto illecito, sono due.

 

La prima ragione è legata alla verità e al significato della sessualità coniugale: il rapporto coniugale è per sua natura espressione del dono totale di sé; l’intervento contraccettivo esclude dal dono della propria persona una dimensione: la fertilità. La seconda ragione è il carattere “anti-vita” che la contraccezione implica necessariamente.

In questa nuova video-lezione sull’ABC della Bioetica, spiego perché la contraccezione è un male morale e qual è la differenza tra l’atto contraccettivo e l’utilizzo dei metodi naturali di regolazione della fertilità.

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