La Conferenza Internazionale dei Sindaci del Mediterraneo e l’esempio di Giorgio La Pira

di Emanuela Maccarrone

IL “SINDACO SANTO” DI FIRENZE GIORGIO LA PIRA (1904-1977), NELLA SUA ESPERIENZA UMANA E POLITICA, “HA UNITO LA DIMENSIONE SPIRITUALE AL PROGETTO DI UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA E PACIFICA” (CARD. GIUSEPPE BETORI)

Si conclude domani la Conferenza Internazionale dei Sindaci del Mediterraneo nella città di Firenze, un incontro che sta riunendo molti Sindaci che arrivano da tutti i paesi del Mediterraneo con l’obiettivo di rilanciare l’interesse verso la zona mediterranea, un’area costantemente oggetto di attenzione e tensioni.

Seguendo il sentiero tracciato dal politico democristiano Giorgio La Pira (1904-1977), che dal 1958 al 1964 organizzò i Colloqui mediterranei, gli incontri stanno prevedendo giornate di riflessione dedicati alla promozione di azioni di collaborazione, sostegno alla pace  e di condivisione di percorsi comuni.

La Conferenza avrebbe dovuto concludersi domani con la visita di Papa Francesco ma, a causa di un forte dolore al ginocchio (gonalgia), il Pontefice non potrà incontrare i vescovi ed i sindaci della regione mediterranea.

Credo che l’intenzione fondamentale sia quella di far rivivere oggi lo spirito di Giorgio La Pira. Nella sua esperienza umana e politica, ha unito la dimensione spirituale al progetto di una società più giusta e pacifica. Ci poniamo all’interno di questa tradizione e vorremmo concretizzare proprio questo forte legame tra la dimensione spirituale e quella politica della vita umana“, ha dichiarato l’arcivescovo di Firenze in una recente intervista rilasciata all’emittente nord americana EWTN.

Dichiarato venerabile da Papa Francesco nel 2018, La Pira è un modello al quale anche i politici di oggi dovrebbero ispirarsi. Il Sindaco Santo, che ha contribuito alla stesura della Costituzione italiana dopo la seconda guerra mondiale ed è stato sindaco di Firenze per 12 anni (dal 1951 al 57 e dal 1961 al 1966), era consapevole che non si potesse creare una buona società senza un alto grado di spiritualità.

Come ha evidenziato l’arcivescovo Betori, i primi convegni organizzati dal venerabile “si chiamavano ‘Conferenze per la civiltà cristiana’ e pensava che solo lo spirito cristiano potesse ispirare una società giusta, e per questo era necessario riportare un forte spirito di religiosità all’interno di un mondo che allora era dominato dal materialismo, dal materialismo storico del mondo comunista e dal materialismo pratico del mondo capitalista”.

Per il Sindaco Santo vigeva la supremazia della dignità umana sullo Stato, sia come singolo sia come essere sociale ma “i diritti essenziali della persona umana non sono rispettati, e lo Stato perciò non attua i fini per i quali è costruito, se non sono rispettati i diritti della comunità familiare, della comunità religiosa, della comunità del lavoro, della comunità locale, della comunità nazionale: perché la persona è necessariamente membro di ognuna di queste comunità“.

Nell’ambito dei Colloqui mediterranei, alla luce dei fatti storici che accadevano in quel periodo storico (repressione ungherese, la crisi di Suez, la guerra arabo-israeliano), La Pira individuò nel mediterraneo il centro dell’incontro tra le culture e i popoli, e dunque luogo di pace e di dialogo.

Il problema del clima, la grave crisi dell’acqua, il problema della giustizia sociale e della dignità della persona umana, che non sempre e ovunque viene rispettata, la grande tragedia della morte dei migranti, che cercano di attraversare l’infido Mar Mediterraneo, sono alcuni dei temi che temi che si stanno affrontando durante queste giornate di incontri a Firenze.

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