Padre Wodka: “noi polacchi abbiamo sempre invocato un’accoglienza ordinata”

Padre Wodka: “noi polacchi abbiamo sempre invocato un’accoglienza ordinata”

di Bruno Volpe

IL PRESIDENTE DI AVEPRO VATICANA, PADRE ANDRZEJ WODKA: “L’ACCOGLIENZA POLACCA AI PROFUGHI UCRAINI È UN ESEMPIO DI CARITÀ CHE COMMUOVE. IL POPOLO POLACCO NON È XENOFOBO E NEL PASSATO È STATO INGIUSTAMENTE ACCUSATO”

Il popolo polacco, ed anche il suo governo. stupiscono il mondo per la generosa accoglienza ai profughi ucraini. Si tratta degli stessi attori messi frettolosamente sotto accusa e bollati in Europa di xenofobia nel recente passato. Un evidente errore di valutazione. Abbiamo intervistato un sacerdote polacco, il Presidente di Avepro Vaticana, padre Andrzej Wodka.

Padre Wodka: l’accoglienza polacca ai profughi ucraini supera ogni limite…

“Un esempio di carità che commuove e stupisce. Possiamo davvero parlare di stupore evangelico. Ma io non avevo dubbi. Il popolo polacco non è xenofobo e nel passato era stato ingiustamente accusato”.

Era stato scritto che non voleva immigrati…

“Bisogna essere cauti. Il governo polacco aveva capito per tempo la manovra della Bielorussia che ci mandava immigrati dalla Siria e da altre regioni per mettere in difficoltà l’Europa. Noi abbiamo difeso, era nostro diritto e dovere, le frontiere dell’ Europa. Noi come polacchi abbiamo sempre invocato un’accoglienza ordinata, con documenti e carte chiare, non disordinata e senza regole. Io ho tutto il diritto di sapere chi entra in casa mia e che cosa viene a fare. In poche parole flussi migratori legali”.

Che cosa la sorprende maggiormente in questa generosità verso gli ucraini in fuga?

“Il fatto che questi due popoli in questa circostanza hanno ulteriormente intrapreso la via dell’amicizia. Penso che potranno camminare assieme sulla via della solidarietà e della fratellanza”.

Russia e Ucraina, due nazioni cristiane in lotta: che ne pensa?

“E’ uno scandalo nel senso biblico, pietra di inciampo. Possiamo parlare di lotta fratricida dove Caino uccide Abele, ed è uno scandalo amplificato dal fatto che gli attori di questa barbarie sono cristiani. La Polonia, per sua storia, conosce la brutalità degli zar Russi e del regime sovietico”.

In più il patriarcato di Mosca è molto legato a Putin…

“In Russia vi è stato un certo stupore quando il Papa ha invocato la fine del massacro. Vi è stato stupore nei vertici della chiesa ortodossa e del Patriarcato da sempre vicino al sistema politico. Esiste effettivamente il rischio che il dialogo col Patriarcato di Mosca possa subire una pausa. Però non dobbiamo cadere nell’ errore di identificare tutto il popolo russo col Patriarca Cirillo”.

 

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