Alcune dimensioni, profondamente umane, per interpretare il conflitto Russia-Ucraina

di Angelica La Rosa

LA MENZOGNA CHE SI RIVESTE DI PROPAGANDA, IL POTERE CHE SI MASCHERA DI IDEALITÀ, LA SOPRAFFAZIONE CHE SI NASCONDE DIETRO GIUSTIFICAZIONI, LA VIOLENZA CHE SEMPRE SI CELA DIETRO LE PRETESE COLLETTIVE, LA DIFESA PER LA LIBERTÀ INDIVIDUALE…

Marca di confine. La Guerra d’Ucraina tra Russia, NATO e Cina” (Edizioni Monolateral, marzo 2022, pp. 83, € 7) è un libretto appena uscito a firma del filosofo Gaetano Masciullo e del sacerdote Beniamino Di Martino. Il suo pregio sta nel ricordare come nell’attuale crisi ucraina si scorgono non solo dimensioni geopolitiche o militari ma anche alcune prospettive sociali e profondamente umane, imprescindibili per poter offrire un’interpretazione di ciò che sta avvenendo i tutta l’Europa orientale.

Con la menzogna che si riveste di propaganda, il potere che si maschera di idealità, la sopraffazione che si nasconde dietro giustificazioni, si cela quella violenza che sempre accampa pretese collettive, ma schiaccia poi immancabilmente la libertà individuale, dono di Dio e condizione preziosa più della stessa vita.

Gaetano Masciullo, assistente editoriale e caporedattore di StoriaLibera e don Beniamino Di Martino, direttore della stessa rivista di scienze storiche e sociali, non propongono nel testo un’analisi sistematica ed esaustiva, piuttosto un’insieme di analisi e spunti di riflessioni per comprendere l’attuale conflitto in una visione filosofica e geopolitica più ampia, dalla prospettiva – unica sul mercato editoriale italiano – della Scuola Austriaca.

 

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