Gualtieri si prepara a bombardare Roma con la propaganda gender

di Jacopo Coghe*

MARILENA GRASSADONIA A CAPO DEL NUOVO UFFICIO DIRITTI LGBT+ DI ROMA CAPITALE È LA PROVA CHE IL SINDACO GUALTIERI VUOLE BOMBARDARE LA CITTÀ CON UN MASSICCIO PIANO DI PROPAGANDA GENDER

Nominare una come Marilena Grassadonia a capo del nuovo Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale è la prova che il sindaco Gualtieri vuole bombardare la città con un massiccio piano di propaganda gender nelle scuole, volto anche a normalizzare la criminale pratica dell’utero in affitto.

Dal palco della manifestazione pro-Ddl Zan dell’8 maggio 2021 a Milano, infatti, la Grassadonia dichiarò che “è importante entrare nelle scuole, abbattere gli stereotipi di genere” e legalizzare l’utero in affitto in Italia.

La Grassadonia, inoltre, risponderà direttamente all’Assessore alle Pari Opportunità Monica Lucarelli, la stessa che lo scorso marzo ha ordinato la censura e rimozione dei manifesti di Pro Vita & Famiglia per i diritti delle donne.

La Giunta Gualtieri, quindi, da una parte attacca chi difende le donne e i loro diritti fondamentali, e dall’altra appoggia chi promuove una pratica barbara come l’utero in affitto, definita una “offesa intollerabile alla dignità della donna” dalla Corte Costituzionale.

Le brutte notizie non arrivano solo dall’Italia.

Alcuni colossi televisivi stanno trasmettendo spot pubblicitari sui bambini transgender.

Si vuole normalizzare il fatto che i bambini possano scegliere la loro “identità di genere” a prescindere dal sesso biologico maschile o femminile.

Tra questi network c’è la Disney, ormai attiva promotrice di quella che i suoi stessi dirigenti hanno definito una “Agenda Gay per niente segreta”.

È grave che i colossi mediatici stiano veicolando questo messaggio, ma è ancora più assurdo che tra questi ci sia la Disney, che usa i suoi cartoni animati per veicolare l’ideologia politica LGBT.

Tutto questo riguarda anche noi in Italia. Il 15 giugno, infatti, uscirà al cinema il cartone Buzz Lightyear, sulla storia del coraggioso space ranger del mitico Toy Story.

La Disney ha inserito nel cartone un esplicito bacio gay. Ti sembra giusto voler influenzare così i bambini?

Da questa settimana è poi visibile sulla piattaforma DisneyPlus la serie televisiva Le fate ignoranti del regista Ferzan Ozpetek.

Otto episodi in cui si tratta di omosessualità, bisessualità e transessualità. Sulla piattaforma Disney! Ormai è un fatto: “Disney” non significa più, automaticamente, “prodotti per bambini e famiglie”.

Dobbiamo esserne coscienti per proteggere i nostri figli e i nostri nipoti. Pagare prodotti o servizi a marchio Disney significa finanziare la loro “Agenda Gay” (testuali parole dei dirigenti Disney).

È arrivato il momento di fare scelte importanti, dettate dalla ragione e non dai sentimenti. Non possiamo lasciare che la Disney dis-educhi i nostri figli. Abbiamo poco tempo prima che la Disney si trasformi, definitivamente, nel più diffuso e potente megafono per la propaganda gender.

 

*Portavoce di Pro Vita & Famiglia

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Dai loro frutti li riconoscerete…