Burger King ritira la campagna pubblicitaria pasquale blasfema

di Angelica La Rosa

DOPO LA MASSICCIA REAZIONE DA PARTE DEL POPOLO CATTOLICO DI SPAGNA, LA CATENA DEL CIBO BURGER KING SI È SCUSATA DICENDO CHE NON AVEVA INTENZIONE DI OFFENDERE

Durante la Settimana Santa 2022, la famosa catena di fast food Burger King ha condiviso una pubblicità che prendeva in giro le festività pasquali attraverso diversi cartelloni pubblicitari preparati per pubblicizzare gli hamburger senza carne in Spagna.

Parafrasando la formula consacratorio recitata dai sacerdoti di tutto il mondo, lo spot diceva: “Prendilo e mangialo tutto. Non ha carne. 100% vegetariano. 100% sapore. Big King Vegetale”. C’era anche un altro annuncio in cui era scritto: “Carne della mia carne”, con la parola “carne” barrata e sostituita da “vegetale”.

Queste frasi hanno suscitato l’indignazione nella comunità cattolica del Paese iberico, tra cui il vescovo di Orihuela-Alicante, monsignor José Ignacio Munilla, che ha affermato: “a quanto pare, la perdita del gusto culinario e la mancanza di rispetto per i sentimenti religiosi vanno di pari passo”.

Diversi sacerdoti cattolici, con tanti followers su Twitter, hanno incoraggiato le persone a boicottare l’azienda. Padre Jesús María Silva, dell’arcidiocesi di Madrid, ha rilevato che tale campagna è “offensiva” e “contro il cristianesimo” ed ha consigliato ai suoi 35.000 seguaci di non andare mai più al Burger King. “Vediamo se così imparano a rispettarci”.

Padre Juan Manuel Góngora, della diocesi spagnola di Almería, si è unito al boicottaggio, suggerendo: “a causa della campagna offensiva contro l’Eucaristia, consiglio ai miei oltre 46.000 seguaci di non recarsi mai più in un Burger King”. Padre Francisco Javier “Patxi” Bronchalo, sacerdote della diocesi di Getafe, ha twittato: “Mondo senza Dio e hamburger senza carne. #Pensare”.

“L’ignoranza raggiunge già limiti insospettati”, ha lamentato padre Antonio María Domenech, sacerdote della diocesi di Cuenca, ricordando che il Secondo Comandamento della Legge di Dio vieta di parlare di Dio invano.

Dopo aver appreso del rifiuto della comunità cattolica, la catena americana ha deciso di rettificare la sua iniziativa su Twitter. “Ci scusiamo con tutti coloro che sono stati offesi dalla nostra campagna volta a promuovere i nostri prodotti vegetali a Pasqua. La nostra intenzione non è mai stata quella di offendere nessuno ed è già stato chiesto il ritiro immediato della campagna”.

 

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