C’è una ripresa mediatica dilagante della propaganda bellica massonica

di Martino Mora

COME PER LA PRIMA GUERRA MONDIALE, A SENTIRE POLITICI E MEDIA, DA UNA PARTE CI STANNO LE DEMOCRAZIE, IL LIBERALISMO, I DIRITTI UMANI E LA CAUSA DEI POPOLI OPPRESSI, DALL’ALTRA GLI AUTOCRATI MALVAGI (IL NUOVO HITLER) CHE VOGLIONO ESTENDERE OVUNQUE LA TIRANNIA

E’ spettacolare la ripresa mediatica dilagante, dopo più di un secolo, della propaganda bellica massonica e wilsoniana della Prima guerra mondiale. A sentire politici e media, da una parte ci stanno, oggi come allora, le democrazie, il liberalismo, i diritti umani e la causa dei popoli oppressi. Dall’altra gli autocrati malvagi (primo tra tutti Putin, il nuovo Kaiser, anzi il nuovo Hitler) che vogliono estendere ovunque la tirannia.

E’ la solita solfa che vuole mascherare la più sfrenata “plutocrazia demagogica” (diceva Sorel), che vuole distruggere ogni freno al potere del grande capitale usuro-cratico. Dietro al potere del numero, il potere dei mercanti. Che non accetta nulla che lo freni.

Ogni cesarismo imperfetto, in quanto cesarismo, è diventato un freno al potere del denaro, del grande capitale totalitario della finanza e delle multinazionali. Draghi può fare le stesse cose (anzi peggiori) degli autocrati nuovi Cesari imperfetti, ma poiché è l’uomo di Wall Street, cioè dell’alta finanza, nessuno grida alla morte della democrazia. Per non parlare della dittatura sanitaria, sapientemente sostenuta da due anni di martellante terrorismo mediatico organizzato al cui confronto la propaganda fascista o stalinista era roba da dilettanti.

A differenza di cent’anni fa, il capitalismo e l’americanismo hanno mostrato ampiamente il loro volto (mondialismo feroce, economicismo ipertrofico, feticismo tecnologico, consumismo omologante, ossessione della pecunia, sovversione pan-erotica, abortismo sfrenato, femminismo isterico, nichilismo sodomitico, sistema orgiastico mercantile, ecc.) per ingannare due volte. Non c’è bassezza che questa civiltà non permetta, anzi non favorisca.

L’ideologia liberal e la propaganda martellante menano le danze sui media, ma occorre non lasciarsi fregare. I regimi politici si giudicano dalla capacità di individuare e fare rispettare il bene comune. La “società aperta” liberal-sorosiana nemmeno concepisce che cosa sia il bene, anzi lo sovverte completamente. Perché non conosce, anzi rifiuta con odio, qualsiasi principio davvero superiore, cioè trascendente.

E’ la civilizzazione universale della globalizzazione (la zivilisation ostile ad ogni kultur), che confonde la decadenza e il nichilismo con il progresso. Fino a giungere a quella sovversione totale che sarà il passaggio dal materialismo assoluto dell’irreligione di massa alla spiritualità misticheggiante, ma alla rovescia.

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