Il card. Burke: “il Papa dovrebbe destituire i vescovi tedeschi che non rinunciano alle eresie”

di Angelica La Rosa

SECONDO IL CARD. BURKE  “È COMPITO DEL PAPA IN QUANTO ROMANO PONTEFICE E SUCCESSORE DI PIETRO CORREGGERE” QUEI VESCOVI CHE DURANTE IL SINODO STANNO SOSTENENDO OPINIONI ERRONEE 

Tutta una serie di vescovi si è pronunciata a favore di cambiamenti nella dottrina e nella disciplina della Chiesa – per esempio, in relazione alla valutazione dell’omosessualità, del celibato sacerdotale o dell’ordinazione delle donne – o meno espressamente si è opposto a tali proposte nel quadro del “Cammino sinodale”.

Il Santo Padre, secondo l’opinione del cardinale Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, dovrebbe “attirare l’attenzione di questi Vescovi e chiedere loro di rinunciare alle eresie e anche alle posizioni contrarie alla sana disciplina della Chiesa“, ha affermato nel corso di un’intervista pubblicata da Azione Cattolica per la Fede e la Famiglia. “E se non rinunciano ai loro errori e si correggono, allora dovrebbero essere rimossi. Purtroppo questa è la situazione che abbiamo raggiunto“, ha aggiunto.

Secondo il cardinale statunitense il Romano Pontefice, in quante successore di Pietro, “è per definizione principio di unità nella Chiesa“. Per tale motivo è compito del Papa “correggere questi vescovi. E se non accettano la correzione fraterna, se non accettano la loro correzione gerarchica come vescovi della Chiesa universale, devono essere applicate misure adeguate affinché i fedeli sappiano che questi vescovi non li guidano nella fede cattolica“.

Purtroppo, la confusione è causata e guidata da coloro che sono chiamati ad essere maestri della fede e pastori del gregge con chiarezza e coraggio“, ha detto amaramente il porporato. Vescovi che non rappresentano chiaramente l’insegnamento cattolico, che “lasciano il gregge e si dimostrano non pastori ma salariati che cercano di adattare l’insegnamento della Chiesa alla visione del mondo, a una visione laica del mondo, a una visione del mondo senza Dio“.

Il cardinale Burke è stato uno degli oltre 100 firmatari di una lettera aperta indirizzata al vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca. Attraverso questa istanza vescovi e cardinali di tutto il mondo hanno avvertito che il Cammino sinodale tedesco minaccia di condurre la Chiesa in un vicolo cieco di effetti distruttivi. Bätzing ha però respinto le critiche, così come ha ignorato di fatto le analoghe preoccupazioni espresse dai vescovi dei paesi scandinavi e della Polonia.

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