In “Benedetto XVI, l’inizio della fine” Papa Ratzinger attraverso i giornali

di Angelica La Rosa

COME L’OPINIONE PUBBLICA ITALIANA, LA STAMPA, AVEVANO PREFIGURATO (SPESSO SBAGLIANDO) IL PONTIFICATO DI BENEDETTO XVI

Il pontificato di Benedetto XVI è stato certamente un pontificato complesso per varie ragioni, non ultima le clamorose dimissioni che hanno introdotto un elemento nuovo nei pontificati degli ultimi secoli.

Molti commentatori hanno visto in questo gesto la fine dell’idea sacrale del Pontefice ma questa non è, naturalmente, una visione corretta perché “la sacralità” non è dovuta alla persona privata del Papa. Quindi tutte le decisioni che esso dovesse prendere, motivate dalla fragilità umana, non avrebbero nulla a che vedere con il Pontificato come istituzione. Allo stesso modo di un Re o di una Regina, il Papa può decidere che la sua umana fragilità non gli permetta più un esercizio proprio della sua funzione e ritenere di fare un passo indietro.

Quello che è accaduto con le dimissioni di Benedetto XVI è, in realtà, “un rispetto enorme da parte del Pontefice per quello che riguarda il ruolo, la consapevolezza di non essere in grado di portarlo avanti propriamente e la decisione di passare la mano. Io penso che Benedetto XVI avesse negli occhi e nel cuore la fine e la decadenza del Pontificato precedente, un uomo immobilizzato dalla malattia che forzatamente aveva dovuto dare in altre mani alcune prerogative che sarebbero spettate al Sommo Pontefice in prima persona. Io voglio pensare che Benedetto XVI volesse evitare questa situazione per il ruolo del Papa, sapendo che con il passare degli anni le sue forze stavano fatalmente declinando”. Così Aurelio Porfiri, autore del libro “Benedetto XVI, l’inizio della fine – L’elezione di Papa Ratzinger attraverso i giornali” (Chorabooks, 54 pagine, euro 8,30).

Nel suo scritto Porfiri non vuole trattare tematiche assurde come quella che sostiene che il Papa in realtà sia ancora Benedetto XVI, che la sua abdicazione non è stata valida, che la sua rinuncia in Latino sarebbe stata invalida perché con molti errori…

“Io non entrerò in queste questioni che sarebbero troppo impegnative per uno scritto che invece ha un altro scopo. Quello di offrire una visione del Pontificato di Benedetto XVI usando un metodo sui generis”, spiega Porfiri. Oggi “è possibile dare una valutazione del Pontificato di Benedetto XVI, molti lo hanno fatto, chi esaltando certe decisioni, chi giudicandolo con grande severità. In questo scritto io vorrei fare un esercizio storiografico originale: vorrei vedere come l’opinione pubblica italiana, la stampa, aveva visto e prefigurato il pontificato di Benedetto XVI nel suo inizio. Vorrei, avendo ben presente le contingenze dell’attualità, capire come esse si sono venute a formare o a deformare guardando all’indietro, all’humus intra ed extra cattolico che ha contribuito a dare forma a certe direzioni che poi il pontificato del Cardinal Ratzinger ha preso”.

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