Un vescovo coerente ritira lo status di “cattolica” a scuola filo-Lgbt dei Gesuiti

di Angelica La Rosa

MONS. ROBERT J. MCMANUS, VESCOVO DI WORCESTER (MASSACHUSETTS), È PASSATO DALLE PAROLE AI FATTI ED HA RITIRATO: HA RITIRATO LO STATUS “CATTOLICO” DALLA SCUOLA DEI GESUITI CHE HANNO SVENTOLATO LE BANDIERE DEL GAY PRIDE E DEL BLACK LIVES MATTER

Il vescovo di Worcerster ha ritirato lo status “cattolico” dalla scuola dei gesuiti che hanno sventolato le bandiere del Gay Pride e del BLM (Black Lives Matter, il gruppo estremista americano che ha causato sommosse nelle città americane con la scusa delle proteste contro il razzismo).

Dopo aver avvertito per diverso tempo che l’avrebbe fatto, Mons. Robert J. McManus, Vescovo di Worcester (Massachusetts), è passato dalle parole ai fatti ed ha ritirato “l’etichetta” dalla scuola superiore gestita dalla Compagnia di Gesù.

“Sventolare queste bandiere davanti a una scuola cattolica invia al pubblico un messaggio contraddittorio, confuso e scandaloso sulla posizione della Chiesa su queste importanti questioni morali e sociali”, ha affermato il vescovo attraverso un decreto emesso il 10 giugno. Il decreto è stato pubblicato il 16 giugno 2022 sul sito della diocesi.

Thomas McKenney, presidente della Worcester’s Nativity School, ha scritto in una lettera alla comunità scolastica che la scuola continuerà a sventolare le bandiere mentre fa appello alla decisione del vescovo attraverso i canali della chiesa.

“In quanto scuola multiculturale, le bandiere rappresentano l’inclusione e il rispetto per tutte le persone”, ha continuato a dichiarare McKenney. “Queste bandiere affermano semplicemente che tutti sono i benvenuti alla Natività e questo valore di inclusione è radicato nell’insegnamento cattolico”.

Fondato nel 2003, il Nativity College di Worcester offre istruzione gratuita ai bambini delle comunità economicamente svantaggiate. Affiliata ai Gesuiti, la scuola non riceve alcun sostegno finanziario dalla diocesi di Worcester e fa invece affidamento su donazioni e sovvenzioni. Secondo il sito web della scuola, il corpo studentesco è composto da 61 ragazzi, dal quinto all’ottavo anno, la maggior parte dei quali sono persone di colore.

Nel gennaio 2021, gli studenti hanno chiesto alla scuola di sventolare una bandiera arcobaleno per mostrare sostegno alla comunità LGBT e un’altra per sostenere il movimento afro-americano e dei radical chic noto come Black Lives Matter. Secondo la scuola, le bandiere sono rimaste alzate per più di un anno prima che il vescovo ne chiedesse la rimozione. Poco dopo quella richiesta, le bandiere sono state vandalizzate, ma la scuola le ha sostituite.

“Mentre la Chiesa cattolica si unisce alla nostra nazione nell’insegnare che tutte le vite sono uguali davanti a Dio e alla legge e che tutte le vite richiedono il nostro rispetto, indipendentemente da razza, sesso o etnia, la bandiera con l’emblema The Black Lives Matter è stata cooptata a volte da alcune fazioni che instillano anche una diffusa sfiducia nei confronti della polizia e di coloro incaricati di far rispettare le nostre leggi. Non lo insegniamo nelle nostre scuole”, ha ribadito il vescovo McManus. “E mentre insegniamo che tutti sono creati a immagine e somiglianza di Dio, le bandiere del gay pride sono spesso usate per contrastare con il coerente insegnamento cattolico che il matrimonio sacramentale è solo quello tra un uomo e una donna“.

Riguardo allo striscione del Black Lives Matter, il vescovo ha scritto che “la Chiesa cattolica insegna che tutta la vita è sacra. La Chiesa appoggia certamente, e inequivocabilmente, la frase ‘le vite dei neri contano’ ma dice fermamente che tutte le vite contano”, riferendosi al fatto che contano anche quelle dei bianchi e delle forze dell’Ordine che sono state prese di mira dai militanti del BLM.

Inoltre, ha aggiunto il vescovo, il movimento associato a Black Lives Matter “promuove una piattaforma che contraddice direttamente l’insegnamento sociale cattolico sull’importanza e il ruolo della famiglia nucleare e cerca di sconvolgere la struttura familiare in chiara opposizione agli insegnamenti della Chiesa cattolica“.

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