La parabola di un dramma annunciato: il gas vola!

di Diego Torre

FINALMENTE SE NE SONO ACCORTI TUTTI!

Il gas vola. È normale, si potrebbe dire, essendo un elemento volatile. Il dramma è che vola anche il suo prezzo con danni crescenti per l’economia europea e per quella italiana in particolare.

Finalmente se ne sono accorti tutti! La Confindustria che annuncia angosciata lo stop imminente di tante aziende. I politici in campagna elettorale.

Le famiglie che fanno i conti con l’inflazione (che vola anch’essa); e alcune di loro presto vedranno abbattersi la disoccupazione sui loro già esausti bilanci.

Se ne è accorto il governo diretto dal genio di Mario Draghi? Ma non avevano risolto tutto con Congo ed Algeria ad inizio d’estate, trovando così l’alternativa alla fornitura russa?

Finora ha emesso appena qualche flebile gemito ad opera di personaggi minori. E quando se ne accorgerà? A catastrofe completata? Ma non era tutto già ampiamente previsto? Non si sapeva che le nostre forniture dipendevano da quella Russia alla quale abbiamo praticamente dichiarato guerra? Non era ovvio sin dall’inizio che Putin avrebbe usato anche quell’arma in una guerra dell’energia che ha già vinto?

L’Europa manda armi all’Ucraina e si scandalizza perché i russi usano il “ricatto” del gas. Furbo Biden, che manda le armi, ma di gas ha già il suo. Anzi, ce lo venderà ad un prezzo maggiore, pur essendo un prodotto più inquinante, che ci arriverà liquido e necessiterà di rigassificatori … che non abbiamo.

Dovevamo spezzare le reni a Putin, che vende invece il suo prodotto a tutta l’Asia-che-conta e nel resto del mondo, guadagna più di prima e continua la sua operazione militare speciale, con relativo strascico di morte e distruzione.

Ma le “elitè” politiche, che governano il vecchio continente, non sapevano che la Russia gode di un’autosufficienza energetica ed alimentare che le consente confronti economico-militari nel lungo periodo (a tacere dei giocattoli atomici)? Quelle italiane, vista la loro ignoranza, probabilmente no.

Ma così l’Europa paga il prezzo di una guerra che si poteva evitare da anni, intervenendo sulle sue premesse. Tutto ciò era ampiamente prevedibile o addirittura previsto sin da febbraio, ma l’Unione Europea ha preferito disseppellire la scure di guerra, seguendo lo zio d’America, il “cattolico” Joe Biden, anzicchè cercare subito con forza ed autorevolezza la mediazione pacificatrice. Come fai ad inviare armi ed insulti e nel contempo parlare di pace?

Morale della favola? Gli Stati Uniti continuano a giocare (con sempre maggiore affanno) a gendarme del mondo; la Russia è stata staccata dall’Europa e spinta tra le braccia della Cina a consolidare il blocco anti-occidentale; e l’Europa (Italia in particolare)? È alla canna del gas, ma …. continua a promettere sostegno ed aiuti all’Ucraina per bocca di Draghi e Di Maio!

Dice un proverbio siculo: “U puviru unn’avia e limosina facia” (“Il povero non possedeva ma faceva l’elemosina”).

 

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Tass di ieri 26 agosto

https://tass.com/economy/1498861

Medvev: “La Russia fornirà gas all’UE nei volumi richiesti se le sue braccia non saranno attorcigliate (nota: se non stara’ con le mani in mano).”

Incredibile a dirsi ma i russi sono ancora pronti a fornirci tutto il gas necessario… se facciamo qualche passo verso di loro.

“Siamo pronti a fornire gas nei volumi contrattati (nota: in precedenza) anche adesso. Tuttavia, questo dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali, dalla posizione dei Paesi europei. … se saranno vietati i pagamenti o la consegna di turbine riparate o il lancio di Nord Stream 2 viene rifiutato, allora forniture di questo tipo non saranno probabilmente nei volumi che i paesi occidentali si aspettano”, ha affermato Medvedev.

Ricordiamoci queste parole il 25 settembre.