Il cardinale Ramazzini a Daniel Ortega: “Se sei cattolico rispetta la Chiesa”

di Angelica La Rosa

NON SI PUÒ DIRE “SONO CATTOLICO E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO”

In un video trasmesso dal canale di Stato il dittatore nicaraguense Daniel Ortega ha sostenuto che i vescovi dal 2018 in poi hanno cospirato contro di lui.

Daniel Ortega accusa la Chiesa di non essere democratica ma “una perfetta dittatura” e questo perché “sacerdoti, vescovi, cardinali e papa non sono votati dai cattolici”.

Il cardinale Álvaro Ramazzini, vescovo di Huehuetenango (Guatemala), ha risposto per le rime.

“Non c’è niente di peggio che dire mezze verità”, ha affermato il cardinale Ramazzin. “La Chiesa ha una struttura gerarchica all’interno della quale c’è un ordine e tale ordine è rispettato per facilitare i rapporti tra tutti i membri della Chiesa, dal Papa ai fedeli laici. È vero, la Chiesa non è una democrazia, ma ha uno spirito di partecipazione e di comunione che ci permette di vivere in pace e armonia”.

Il cardinale guatemalteco ha assicurato che, se il presidente del Nicaragua si considera cattolico, allora “come vescovo mi aspetto che rispetti la libertà della Chiesa cattolica e rispetti l’ordine proprio che dirige questa istituzione, fondata da nostro Signore Gesù Cristo. Non si tratta solo di dire ‘io sono cattolico e faccio quello che voglio’; ‘Io sono un presidente cattolico e per questo ho messo in carcere un vescovo accusandolo falsamente'”, ha detto riferendosi agli arresti domiciliari a cui è ancora sottoposto monsignor Rolando Álvarez.

Il cardinale ha poi affermato che “è tipico dei dittatori voler fondare atteggiamenti e azioni dittatoriali per convincersi così”.

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