Nagi, un caso di studio per il nuovo ministero “della famiglia, della natalità e per le pari opportunità”

Nagi, un caso di studio per il nuovo ministero “della famiglia, della natalità e per le pari opportunità”

di Giuseppe Brienza

UN MODELLO VINCENTE DI POLITICHE PER LA NATALITÀ A NAGI, LA CITTÀ GIAPPONESE CON UN TASSO DI FERTILITÀ PER DONNA TRIPLO RISPETTO A QUELLO NAZIONALE…

Nagi è una piccola città giapponese nella prefettura di Okayama, a poca distanza da Hiroshima. Negli ultimi anni sta facendo parlare di sé perché, grazie ad intelligenti politiche locali per la natalità e la famiglia, costituisce ormai un fenomeno consolidato in totale controtendenza con l’inverno demografico del Giappone.

A Nagi, infatti, nascono quasi tre figli per donna (2,95 è il tasso di fertilità, mentre nel resto del Paese nipponico si attesta a soli 1,15 figli per donna). La città è piena di giovani, ai quali sono destinati parchi e luoghi di ritrovo, i treni e le zone verdi sono abbelliti con i classici disegni dei Manga e, infine, ragazzi e genitori sono rassicurati dalle politiche family-friendly che, avviate nel 2005, anno in cui si è toccato il minimo storico di natalità nella città, non sono mai venute meno nonostante i cambiamenti politici e amministrativi a livello sia nazionale sia locale.

A Nagi, per esempio, è previsto per le giovani coppie residenti un programma di assistenza finanziaria che consente di vivere in case con tre camere da letto, una zona pranzo e una cucina per un canone mensile di soli 50.000 yen, vale a dire 345 euro. I costi per la frequenza del primo figlio negli asili nido costano inoltre la metà dello standard nazionale e, per tutti i bambini della “scuola dell’obbligo”, i materiali didattici, i libri e l’assistenza sanitaria sono gratuiti.

Per quanto riguarda gli studenti delle superiori, anche questi ricevono notevoli agevolazioni, per esempio un bonus trasporti triennale di 135.000 yen (918 euro) per viaggiare sugli autobus che li portano nelle scuole fuori città.

Oltre che politici locali intelligenti, Nagi si caratterizza anche per una burocrazia minimale o, meglio, sostenibile e, soprattutto, composta da dirigenti e funzionari ben pagati e culturalmente qualificati. Per mettere in pratica politiche e programmi, infatti, non sono necessari solo normative e fondi, ma anche procedure e canali di comunicazione chiari ed efficaci per i cittadini. Come attestato da uno dei funzionari della Divisione informazione e pianificazione della città giapponese, il dott. Eiji Moriyasu, per raggiungere un obiettivo così importante e “multi-livello” come quello di ribaltare il trend negativo della natalità, «vanno prima di tutto dissipate le ansie della gente» e semplificate le incombenze richieste per usufruire di servizi e/o benefici.

Andiamo in Giappone, dunque, per un buon esempio da studiare e divulgare da parte del nuovo ministero italiano della famiglia, della natalità e per le pari opportunità?

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