Sono tante le motivazioni di tutti gli ostacoli che ti trovi davanti
di Eleonora Bonfanti
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DIALOGO TRA UN’ANIMA DUBBIOSA E DIO
“Chi sei? come hai fatto a entrare?”
“Non le vedi le piaghe nelle mie mani e nei miei piedi? Non vedi le cicatrici che ho sulla testa? Ti ricordi della croce? Dei chiodi? Della corona di spine? Ahimé, troppo spesso voi uomini vi dimenticate di quello che ho sofferto per voi. Guardate un crocefisso con lo stesso sguardo di chi vede un semplice pezzo di legno. Mi passate davanti con tanta indifferenza da riuscire a far perdere valore alla dimostrazione d’amore più grande che ci sia”
“Come puoi parlare di amore, tu? Dici di essere morto per noi, ma se tanto ami i tuoi figli, se vuoi loro così tanto bene, perché li fai soffrire? Dove sei quando tutto va male? Scommetto che ti fai di quelle risate nell’alto dei Cieli…”
“Non essere sciocca, figlia mia, il male non viene da me, non mi appartiene. Ricordati che la definizione di male è “privazione di bene”. Io sono l’essere perfettissimo. Io sono tutto bene, tutto amore. Come posso divertirmi a vedere i miei figli soffrire? Quando piangete io soffro con voi, quando state male io vi sto accanto. Aspetto solo che vi facciate consolare da me, ma dovete darmene la possibilità. Spesso non volete farvi aiutare”
“Sono solo parole, guardati intorno… quante guerre, quanta violenza, quante ingiustizie!! Se tu puoi tutto e se, come dici, soffri vedendoci stare male, perché con uno schiocco di dita non metti fine a tutto questo? Hai guarito malati, hai resuscitato i morti, hai diviso le acque, hai rovesciato i potenti dai troni e dimostrato la tua grandezza in mille occasioni. Senza dubbio potresti risolvere tutto lo schifo che c’è nel mondo, far regnare la pace. Tu puoi, solo che non vuoi farlo, ammettilo”
“Hai ragione, cara, non voglio. Non perché non vi voglia bene, ma perché voglio lasciarvi liberi. Si chiama libero arbitrio. L’amore è una scelta e io non posso obbligarvi ad amarmi, a scegliere il bene e a tenere un comportamento corretto (anche perché altrimenti avrei creato dei burattini). Ho deciso di lasciare che il male conviva con il bene su questa terra, affinché voi possiate decidere come vivere e come agire. Purtroppo tanti dei miei figli scelgono di comportarsi male, e sono loro stessi a dare origine a guerre ed ingiustizie, ma è una loro scelta. Ovviamente tutti dovrete fare i conti con le vostre scelte, una volta che vi presenterete di fronte a me, ma quaggiù avete la facoltà di scegliere il bene o il male.
“Ok, ha senso quello che stai dicendo. Ma parliamo allora delle vite dei singoli individui. A volte ci poniamo degli obiettivi che alla fine non si realizzano. Ci sono sempre troppi ostacoli, troppe difficoltà che non dipendono da nessuno. Adesso spiegami, Dio, perché la vita è così complicata se il tuo piano è quello di farci felici?”
“Bimba mia, sono tante le motivazioni di tutti gli ostacoli che ti trovi davanti: a volte le cose non vanno secondo i tuoi piani semplicemente perché il mio disegno per te è ancora più bello di quello che tu riesci a immaginare. Ti faccio un esempio: una mamma sta ricamando e suo figlio osserva il suo lavoro da uno sgabello basso su cui è seduto, ma vede tutto alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi… allora chiede spiegazioni alla mamma. Lei subito abbassa il telaio e mostra al bimbo la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e tutto è armonia. Vedi, figlia mia, voi umani siete come quel bambino: è come se foste seduti sullo sgabello basso. [1] Avete solo una visione parziale di ciò che accade. Io, invece, vedo le cose da un punto di vista diverso, so che cosa succederà domani e il giorno dopo ancora. Io so meglio di voi di cos’avete bisogno e ve lo farò avere al momento giusto, ma voi dovete affidarvi a me”
“Si ok, tutto molto bello, però a volte ci ritroviamo ad affrontare momenti difficili, proviamo sentimenti negativi: angoscia, tristezza, sconforto… perché dobbiamo soffrire? perché farci stare male?”
“Beh, a volte la sofferenza è necessaria per poter crescere. I momenti brutti possono aiutarvi a migliorare come persone ed insegnarvi a vivere. Ti faccio un altro esempio: un blocco di marmo chiede allo scultore il perché di tutte quelle martellate. Questi gli risponde che i colpi di scalpello non sono atti di violenza, ma d’amore. Gli chiede di fidarsi di lui, assicurandogli che, quando avrà finito, capirà. In effetti, l’artista è lui e l’obiettivo di quei colpi è quello di rendere un semplice blocco di marmo un vero capolavoro. [2] Vedi, bambina, io mi comporto con voi proprio come fa lo scultore, perché voglio perfezionarvi sempre di più e farvi diventare sempre più simili a me. Piú mi somiglierete e piú in alto riceverete un posto nel Regno dei Cieli. Io voglio la vostra salvezza, voglio che siate felici per l’eternità. Vi guardo e vedo le potenzialità delle vostre anime e desidero farle risplendere. Siete chiamati a fare grandi cose, so chi potete diventare e desidero temprarvi, fortificarvi, migliorarvi. Più sopporterete le piccole croci su questa terra, più vi purificherete e più vi avvicinerete a me. E che gioia quando vi avrò accanto!!
Ora ti lascio meditare su quello di cui abbiamo parlato, ma ricordati, ogni tanto, di provare a cambiare prospettiva e a vedere le cose da un punto di vista più grande e più spirituale. Scopriresti che a tutto c’è una ragione, un senso più profondo, e che sempre tutto concorre al bene”
[1] tratto da un pensiero di S. Pio da Pietrelcina
[2] tratto da un pensiero di Roberto Bonaventura