La nostra vita quotidiana è un tempo propizio per la salvezza

di don Ruggero Gorletti

COMMENTO AL VANGELO DI VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2022

Dal vangelo secondo san Luca (21, 29-33)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». 

COMMENTO

Luca (come del resto gli altri Evangelisti) quando ci parla della fine dei tempi non ci dà indicazioni precise. Tutto ciò che sembra volerci dire è: «state attenti, non lasciatevi distrarre». Le indicazioni che ci dà circa i segni che dovrebbero annunciare la fine della realtà così come la conosciamo non ci danno elementi significativi: sono situazioni sempre presenti nella storia dell’uomo. Allora cosa significa la frase: «il regno di Dio è vicino»? Non è un riferimento alla fine del mondo. Ci vuole far capire che la realtà che viviamo è preziosa, che la nostra vita quotidiana è un tempo propizio per la salvezza, ogni momento che Dio ci dà è un occasione favorevole per vivere corrispondendo al suo amore, ogni occasione che abbiamo per fare il bene è un dono prezioso che va sfruttata e che non è detto che torni. «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno»: l’invito è a basare la nostra vita e le nostre scelte sulla sua parola, che è certa ed immutabile, non su curiosità o su pensieri fantasiosi, e neppure sulle false certezze che il mondo sembra darci.

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