Le origini del movimento “no-vax” pre-Covid

di Roberto de Mattei*

TRA LA FINE DELL’OTTOCENTO E I PRIMI DEL NOVECENTO UN ORIZZONTE TEOSOFICO E NATURISTA CARATTERIZZÒ LA GERMANIA E L’INGHILTERRA E FU ALLE ORIGINI DEL MOVIMENTO ANTIVACCINISTA

Una delle ragioni del successo delle teorie del complotto sanitario è il sostegno che hanno ricevuto dal movimento “no-vax” o “anti-vax” che ha a sua volta il suo retroterra culturale in una visione del mondo che da una parte pone il benessere psico-fisico come esigenza primaria dell’uomo e dall’altra attribuisce le malattie ad un’ignoranza dei poteri spirituali dell’uomo.

Due studiosi francesi, Françoise Salvadori e Laurent-Henri Vignaud, rintracciano le origini del movimento antivaccinista in quell’orizzonte teosofico e naturista che caratterizzò soprattutto la Germania e l’Inghilterra tra la fine Ottocento e primi del Novecento (cfr. Antivax – Résistance aux vaccins du XVIIIe siècle à nos jours, Vendemiaire, Paris 2021). Tra i nomi che essi ricordano sono quelli della presidente della sezione inglese della Società Teosofica Anna Kingsford (1846-1888), del fondatore dell’Antroposofia Rudolf Steiner (1861-1925) e di esponenti del movimento völkisch, come Richard Ungewitter (1869-1958).

Anna Kingsford, occultista e “animalista” antelitteram, collegava la vaccinazione alla vivisezione e si propose di uccidere, attraverso le arti magiche, gli scienziati che compivano esperimenti contro gli animali, in particolare il fisiologo Claude Bernard (1813-1878), il suo allievo Paul Bert (1833-1886) e il fondatore della microbiologia Louis Pasteur (1822-1895), contro i quali preparò “fatture di morte” attraverso appositi rituali. Dopo essersi vantata della morte di Bernard e di Bert, Anna Kingsford nel 1887 si recò a Parigi per concentrare i suoi sforzi sul “vaccinista” Pasteur. «Ho ucciso Paul Bert, ho ucciso Claude Bernard e ucciderò Louis Pasteur e dopo di lui l’intera tribù dei vivisezionisti, se vivrò abbastanza» scrisse nel suo diario (cfr. Edward Maitland, Anna Kingsford: Her Life, Letters, Diary and Work, George Redway, London 1896, vol. II, p. 268). Però, dopo aver passato cinque ore sotto la pioggia nei pressi dell’Istituto Pasteur, fu colpita da una grave polmonite, che la condusse alla morte.

In quegli stessi anni si svolse una “guerra occulta” a colpi di malefici tra Josef-Antoine Boullan, un sacerdote occultista che praticava riti osceni e sacrilegi e il satanista Stanislas de Guaita (1861-1897), gran maestro dell’Ordre Kabbalistique de la Rose-Croix. La morte di Boullan, il 4 gennaio 1893, fu attribuita dagli occultisti a un omicidio magico perpetrato da Guaita, che morì a sua volta di una overdose di droga.

Antivaccinista fu Rudolf Steiner che, dopo essere stato segretario della sezione tedesca della Società Teosofica e dirigente del Rito di Memphis-Misraïm in Germania, fondò nel 1913 l’Antroposofia, una società teosofica dissidente, con sede a Dornach, in Svizzera. Coadiuvato dal medico olandese Ita Wegman (1876-1943), Steiner fondò la “medicina antroposofica” che avversava la vaccinazione, nella convinzione che essa ostacolasse l’evoluzione spirituale dell’uomo e i cicli della reincarnazione.

Richard Ungewitter fu uno degli apostoli dell’antivaccinismo, ma anche uno dei primi organizzatori del movimento nudista, che ai primi del Novecento divenne una pratica popolare in Germania. Al suo nome si possono aggiungere quelli del naturopata Adolf Just (1859-1936), fondatore del sanatorio di Jungborn; di Willibald Huntschel (1858-1947), che si proponeva di rinnovare la razza ariana attraverso la poligamia praticata nelle colonie agricole degli Artamani da lui fondate; di Edgar Dacqué (1878-1945) un evoluzionista che capovolge il darwinismo, affermando la discendenza delle scimmie dall’“uomo primordiale”. Tutti furono fautori della Nacktkultur, la “cultura del nudismo” collegata all’adorazione del sole, simbolo del ritorno alla mistica della natura. Ungewitter, nazista della prima ora, era convinto che la vaccinazione fosse «un complotto di medici ebrei, mirante ad avvelenare il sangue della razza tedesca».

Julius Streicher (1885-1946), uno dei capi del partito nazionalsocialista tedesco e direttore del settimanale Der Sturmer, fu come Ungewitter un grande propagatore del nudismo e l’autore di una violenta campagna contro i sieri e i vaccini, considerati come invenzioni ebraiche per corrompere il sangue tedesco. Streicher faceva parte del Germanorden e della Associazione Thule e, come Rosenberg ed altri gerarchi nazionalsocialisti, fu condannato a morte a Norimberga nel 1945 per crimini contro l’umanità.

* per gentile concessione dell’Autore riproduciamo il par. 13 (Le origini del movimento “no-vax”) del Capitolo III del libro I sentieri del male. Congiure, cospirazioni, complotti (Sugarco, Milano 2022, pp. 132-135)

 

 

 

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Va bene, ci saranno anche questi esoteristi a essere anto-vaccino, ma ci sono anche scienziati onesti e competenti. Questo discorso non prova nulla, nè cancella i deleteri, numerosi e gravi danni da vaccino Covid. Su ogni cosa che si intende combattere si possono imbastire ricerche del genere. Meglio sarebbe analizzare le motivazioni di chi è contro i vccini per ragioni ben più serie!
Tobia

Aggiungerei anche : la massoneria è super-vaccinista.
Dà da pensare….
Tobia

Ancora: Edward Jenner, padre dei vaccini, era massone
Tobia