Tutta la vicenda terrena degli uomini è un ritorno contrastato a Dio

di Padre Giuseppe Tagliareni*

LA TERRA PROMESSA

È la terra promessa da Dio ad Abramo e alla sua discendenza, il popolo degli eletti. Essi prima subirono la schiavitù in Egitto, poi le numerose traversie del deserto e le lotte contro tanti nemici; infine condotti da Giosuè entrarono in possesso dell’eredità divina. Ma la terra di Canaan era solo un simbolo di una realtà infinitamente più bella: quella del Cielo, di quel Paradiso che in Adamo è stato perduto e che in Cristo viene riconquistato.

Tutta la vicenda terrena degli uomini è un ritorno contrastato a Dio. Satana infatti, simboleggiato dal faraone d’Egitto, si oppone poiché li vuole con sé, come suoi servi. Ma la mano di Dio è più forte e operando grandi prodigi, libererà il popolo eletto. Lungo il cammino della vita, simboleggiato dal deserto, vi saranno tante difficoltà e ostacoli: incredulità, divisioni e mormorazioni, tentazioni di “tornare in Egitto” cioè sotto la schiavitù di Satana e del peccato, ostilità di tante genti straniere e dei loro re, simbolo dei potentati di questo mondo.

Ma gli eletti, guidati prima da Mosè e poi da Giosuè, simbolo di Gesù, arriveranno a varcare il Giordano, l’ultimo ostacolo per andare nell’aldilà e prendere possesso della vera eredità, il Cielo.

Ci è utile gettare uno sguardo ai simboli biblici per intendere la divina realtà promessa.

– Terra dove scorre latte e miele: indica abbondanza di beni vitali e facilità di approvvigionamento. Terra di pascoli ameni, giardini pieni di ogni delizia.

Darò a voi il possesso: una casa, una terra, una patria, un’eredità esclusiva e definitiva =  la libertà dei figli di Dio in possesso perenne.

– Vi sarà la Città Santa: la Gerusalemme che scende dal Cielo, da Dio, non fatta da mani d’uomo. E Dio sarà con loro e li consolerà di ogni afflizione. Non vi sarà più maledizione ma benedizione: lunga vita e fecondità, pace e prosperità.

Regnerà l’Agnello: È Lui la luce e il Tempio vivente, il centro di tutto e la vera Fonte della vita divina: Cuore trafitto, Sante Piaghe, costato.

– Vi sarà l’acqua viva: acqua salutare che porta purificazione, salvezza e vita.

Stabilirò nei suoi confini la pace: scomparirà per sempre la violenza fratricida, il leone e il bue pascoleranno insieme; non si eserciteranno più nell’arte della guerra, forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci.

I miti la erediteranno: non i violenti, ma i pazienti; non i rapaci ma gli agnelli; non gli sciacalli ma i colombi.

Le sue porte saranno sempre aperte: tutti i popoli verranno e porteranno le loro ricchezze e la vorranno come loro patria eletta.

I suoi basamenti sono pietre preziose: i dodici Apostoli dell’Agnello.

Nessun impuro o idolatro vi entrerà: solo i Santi di Dio. Via i servi di Satana, i ladri, i fattucchieri, gli omicidi, i mentitori, gli adulteri, gli effeminati, i corrotti, i perversi: tutti segnati col marchio satanico del 666.

– Finirà il dominio di Satana: colui che si oppone a Cristo e vuole prendere il posto di Dio. Regneranno Gesù e Maria. I loro Cuori trionferanno.

– Il Regno sarà dato ai Santi di Dio. E regneranno sopra la terra.

– L’unica legge sarà l’amore, perché Dio è Amore e così i Suoi figli: chi non ha carità non vi entrerà.

 

 

 

 

 

* Padre Giuseppe Tagliareni
(29 luglio 1943 – 25 gennaio 2022), è il fondatore dell’Opera della Divina Consolazione

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