Vide un angelo inviatogli da Gesù che accolse il suo pentimento

di Mariella Lentini*

ECCO CHI È SAN GIULIANO L’OSPITALIERE

La storia di San Giuliano l’Ospitaliere non è certa. Ne parla per primo nella sua Leggenda Aurea, dove viene descritta la vita di molti santi, il Beato Jacopo da Varazze, frate domenicano vissuto nel XIII secolo. In seguito, la leggenda di questo santo è stata soprattutto diffusa dallo scrittore francese Gustave Flaubert (1821-1880) con la novella Saint Julien l’Hospitalier.

Giuliano sarebbe vissuto nel VII secolo in Belgio. È un nobile cavaliere dal carattere impulsivo e vendicativo. Si narra che un giorno, mentre è a caccia, un cervo, prima di morire, gli abbia profetizzato una tragedia: Giuliano avrebbe ucciso i propri genitori. Il cavaliere, sconvolto, scappa via da casa e si trasferisce lontano. Passano gli anni e si sposa con una castellana. Un giorno Giuliano si allontana da casa e i suoi genitori, che lo cercano da anni, per caso arrivano nella sua nuova dimora. La nuora li accoglie con calore e affetto e offre loro il letto matrimoniale per farli riposare. Giuliano rincasa prima del previsto, nella notte. Si reca in camera da letto e, convinto di aver scoperto la moglie con l’amante, uccide i propri genitori con la spada, come aveva previsto il cervo. Quando si accorge del tragico errore, Giuliano si dispera e, pentito, per espiare la tremenda colpa, decide di dedicare la sua vita alla preghiera e ai bisognosi. La moglie, sentendosi responsabile dell’accaduto, segue il marito.

La coppia lascia lusso e ricchezze e viaggia per l’Europa aiutando il prossimo. Giuliano apre, poi, una locanda in Italia, in riva a un fiume, nei pressi di Macerata (Marche): ospita i viandanti e li traghetta da una sponda all’altra, soprattutto aiuta i bisognosi e i malati. Da questa accoglienza deriva il nome san Giuliano l’Ospitaliere. La leggenda narra che un giorno Giuliano abbia prestato soccorso a un povero malato di lebbra intirizzito dal freddo. L’uomo si rivela un angelo inviato da Gesù per dire a Giuliano che il suo pentimento è stato accolto. Patrono di Macerata, il santo protegge albergatori, barcaioli, traghettatori, giostrai, osti, addetti alle mense, pellegrini, viaggiatori.

 

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

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