L’uso degli psicofarmaci è in costante crescita tra gli under 19
di Andrea Bartelloni
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STUDIO DELL’ESPAD LANCIA L’ALLARME. COMPLICE ANCHE CERTA MUSICA LEGGERA CHE PUBBLICIZZA L’ASSUNZIONE DI SOSTANZE
Un recente studio Espad, curato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, ha denunciato il fenomeno dell’uso improprio di psicofarmaci senza prescrizione medica da parte dei giovanissimi. Si tratta prevalentemente di farmaci che aiutano a dormire, utilizzati soprattutto dalle ragazze (10,8% rispetto al 4,9% dei maschi), farmaci per l’attenzione o per l’iperattività (quasi il 3,0%), per regolarizzare l’umore e per la dieta (poco meno del 3%), anch’essi usati più dalle ragazze: quasi il 4% contro l’1% dei maschi.
La musica leggera, per restare a quella del terzo millennio, ha visto aumentare le citazioni dei farmaci e, in particolar modo, degli psicofarmaci. Alcuni autori si sono limitati ad un generico: pasticche, sostanze sintetiche, ma poi si è passati al più esplicito benzodiazepine, chiamandole anche col loro nome commerciale: En (delorazepam), Xanax (alprazolam), Lexotan, Valium, tutti ansiolitici, poi Prozac, paroxetina (aumentano la serotonina, l’ormone del buonumore) che sono antidepressivi, litio (antidepressivo utilizzato nel disturbo bipolare) e poi sono nominate anche delle droghe: MDMA (exstasy) e GHB (la droga “dello stupro”).
Questi potenti farmaci vengono nominati in canzonette, anche orecchiabili, che i giovani ascoltano e così arriva questo drammatico messaggio: prendi questo farmaco che ti fa bene, ti aiuta a risolvere i problemi. L’elenco è abbastanza lungo e probabilmente chi ascolta queste canzoni non conosce perfettamente il tipo di farmaco nominato, le sue indicazioni e gli effetti collaterali, ma a sentire l’allarme lanciato dagli psichiatri l’utilizzo di psicofarmaci da parte dei giovanissimi (under 19) è in costante crescita. Ma vengono utilizzati anche per sballarsi e se assunti con alcool o altre sostanze stupefacenti possono essere veramente pericolosi.
L’utilizzo, specialmente degli ansiolitici, avviene per affrontare una interrogazione o un compito in classe facendo crescere sempre di più una generazione che di fronte ad un problema fa ricorso alla chimica per risolverlo. Spesso li trovano in casa propria o li acquistano su internet, per strada o, ancora peggio, riescono a procurarseli senza ricetta.
Lucio Dalla cantava allarmato: “che mondo sarà se ha bisogno di chiamare Superman?”. Che mondo sarà che dovrà rivolgersi alle pillole per risolvere i suoi problemi? Gli psicofarmaci sono molto utili per curare le malattie mentali, ma presi in maniera impropria e senza controllo medico diventano pericolosi e vanno ad unirsi alle altre sostanze stupefacenti psicoattive (cannabis al primo posto) così diffuse tra i giovani e così pericolose per il loro sviluppo.