Il vescovo Mansi: “Occorre fare di tutto per salvaguardare la vita, dal concepimento alla morte naturale”

Il vescovo Mansi: “Occorre fare di tutto per salvaguardare la vita, dal concepimento alla morte naturale”

di Bruno Volpe

INTERVISTA A MONSIGNOR LUIGI MANSI, VESCOVO DI ANDRIA, SUL TEMA VITA IN OCCASIONE DELLA 45 GIORNATA PER LA VITA DI DOMENICA 5 FEBBRAIO 2023. “LA VITA, DONO DI DIO, VA VISSUTA RESPONSABILMENTE E CONSAPEVOLMENTE”

“La vita è un dono, va vissuta in modo responsabile e consapevole”, lo dice in questa intervista Monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria sul tema vita in occasione della 45 Giornata per la vita di domenica 5 febbraio.

Eccellenza Mansi la Chiesa italiana ha scelto per tema “La morte non è mai una soluzione”, perchè?

“Partiamo dalla vita che è un dono di Dio, nessuno di noi ha mai pagato nulla per averla, la abbiamo ricevuta gratuitamente e dobbiamo amministrarla, in quanto non ne siamo padroni, in modo consapevole e responsabile”.

Che cosa vuol dire?

“Ogni buon amministratore custodisce i beni ricevuti con diligenza sapendo che non gli appartengono. Anche la vita non ci appartiene, ci è stata affidata e pertanto non possiamo sciupare questo dono con scelte dissennate e peggio ancora che offendono Dio”.

Bisogna mettere a frutto i talenti che il Signore ci dà…

“Sicuramente, ognuno di noi riceve talenti che sono le sue capacità, naturalmente diverse da persona a persona. Nessuno ha gli stessi talenti di un altro, tuttavia siamo invitati a mettere a frutto quelli che possediamo non solo per il nostro bene, ma per quello comune. Il non far nulla, la pigrizia, peggio ancora la paura, sono sentimenti sbagliati che lo stesso Signore nella parabola dei talenti condanna severamente”.

La pigrizia che cosa è?

“Un modo di comportarsi profondamente negativo, un rinchiudersi in se stessi e ci si dimentica che esistono i peccati di omissione. Non basta fare qualche cosa di male, è peccaminoso anche il non fare del bene”.

Ovviamente bisogna tutelare la qualità della vita…

“Mi pare normale e quando parlo di qualità io intendo ogni scelta che urta contro la sacralità della stessa, quando si mortifica la preziosità di questo dono. Penso a condotte moralmente contrarie alla legge di Dio o a chi mortifica in tutti i modi la bellezza del corpo umano con scelte etiche peccaminose. Non dimentichiamoci che il corpo è Tempio dello Spirito e va trattato come dono di Dio, mai offeso. Oggi purtroppo viviamo in un tempo nel quale domina l’individualismo con la mentalità del tutto è permesso e ci si dimentica di quello che chiamo il mistero del nascere”.

Predomina la cultura della morte…

“Verissimo, mentre bisogna fare di tutto per salvaguardare la vita dal momento del concepimento sino alla fine naturale. Non esiste nulla di più sbagliato del dire sono padrone della mia vita. Nessuno ne è padrone in quanto la vita è un dono e la ha data Dio che ne è il solo padrone e la richiede quando vuole. Ecco che la scelta che porta alla eutanasia è una offesa alla bontà di Dio e va respinta, ovviamente rifiutando quello che si chiama accanimento terapeutico”.

E l’aborto?

” Anche l’ aborto è contrario alla volontà di Dio e va respinto. Nessuno ha il diritto di uccidere una vita umana e l’aborto tale è, una scelta disumana e contro la vita. Si parla di vita sin dal momento del concepimento”.

Talvolta i genitori lo invocano quando riscontrano malattie gravi al figlio o malformazioni..

“Chi è un padre o una madre come può sostituirsi a Dio? Ogni vita, anche quella con malattie e malformazioni è gradita a Dio e ha diritto a venire al mondo. Non possiamo abbandonarci alla logica dell’eugenetica. La vita è sacra dal momento del concepimento sino alla fine naturale. Respingiamo fermamente la cultura della morte”.

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