Il fondamento dei “diritti” sta nella sacralità originaria di ogni vita umana

di Eugenio Capozzi

CHI DISCONOSCE LA SACRALITÀ DEGLI ESSERI UMANI IN QUALSIASI CIRCOSTANZA FA CROLLARE L’INTERO EDIFICIO DELLA DIGNITÀ UMANA

“Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra’. Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò” (Genesi, 1, 26-27).

“Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte, né il regno dei morti è sulla terra” (Sapienza, 1, 13-14).

Tutto il fondamento dei “diritti” – di cui tanti si riempiono la bocca senza sapere cosa sono – sta in queste parole: nella sacralità originaria di ogni vita umana, nella intangibilità voluta per le creature dal loro Creatore, impressa nella tradizione di civiltà ebraico-cristiana, sigillata dalla Croce.

“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Genesi, 1, 31). Gli esseri umani sono il vertice della creazione. Ogni essere umano, in ogni stadio della sua esistenza, in ogni forma, in ogni condizione, in ogni luogo.

Chi disconosce la sacralità degli esseri umani in qualsiasi circostanza fa crollare l’intero edificio della dignità umana, priva di legittimità ogni rivendicazione di diritto, libertà, eguaglianza.

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