Carlo Giovanardi: “è surreale la difesa di Amadeus del suo scandaloso Festival”

di Matteo Orlando

L’EX MINISTRO CARLO GIOVANARDI: “L’AVER MIMATO IN PUBBLICO UN RAPPORTO SODOMITICO CON RELATIVO ORGASMO RAPPRESENTA UN ATTO OSCENO CHE LEDE IL COMUNE SENSO DEL PUDORE”

“Lasciar correre atto osceni in luogo pubblico, compiuti in un teatro in diretta televisiva sulla TV di stato, con adulti e minorenni sintonizzati sul Festival di Sanremo, significherebbe delegittimare genitori, educatori e insegnanti che rimarrebbero disarmati davanti ai giovani che avrebbero il precedente di Sanremo come alibi per qualsiasi tipo di trasgressione”. A dirlo ad Informazione Cattolica è l’ex Ministro per i rapporti con il Parlamento (ed ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche familiari, alle politiche antidroga e al servizio civile) dei governi Berlusconi, l’on. Carlo Giovanardi.

Lei, la Onlus Pro Vita & Famiglia e l’avvocato Cianciulli avete presentato un esposto alla procura di Sanremo per atti osceni in luogo pubblico riguardo al recente Festival. Ci può spiegare quali atti osceni in particolare volete vengano puniti e perché avete deciso di adire le vie legali?

Il reato di atti osceni in luogo pubblico non è più perseguibile d’Ufficio ma soltanto su denuncia di parte. Proprio per questo abbiamo ritenuto doveroso segnalare all’Autorità Giudiziaria che l’aver mimato in pubblico un rapporto sodomitico con relativo orgasmo (e poco importa se tra due uomini come nella fattispecie o tra un uomo ed una donna) rappresenta un atto osceno che lede il comune senso del pudore. Lasciar correre un atto di questo tipo, compiuto in un teatro in diretta televisiva sulla TV di stato, con adulti e minorenni sintonizzati sul Festival di Sanremo, significherebbe delegittimare genitori, educatori e insegnanti che rimarrebbero disarmati davanti ai giovani che avrebbero il precedente di Sanremo come alibi per qualsiasi tipo di trasgressione. E che sia stato leso il comune senso del pudore lo dimostra le decine di migliaia di adesioni alla nostra iniziativa mentre nessuno ha ancora osato difendere la performance di Fedez e Chemical.

Fedez e gli Articolo 31 hanno inneggiato alla droga libera, Chiara Ferragni all’aborto. Che riflessione ha fatto su questi temi?

L’art 21 della Costituzione garantisce la libertà di pensiero ma fu proprio la sinistra ad imporre la par condicio ai tempi in cui temeva la potenza comunicativa delle TV di Berlusconi. A maggior ragione è paradossale che proprio la TV di Stato, che tutti i cittadini sono obbligati a sostenere con il pagamento del canone, diventi megafono di una propaganda di parte. Ho trovato surreale l’invito di Amadeus a cambiare canale se non si è d’accordo: sarebbe come a dire che se non mi piace un film, e vado a vederne un altro, sarei comunque obbligato a pagare il biglietto per quello che ho scartato.

Raiuno è stata ribattezzata da alcuni GayUno. Anche a suo giudizio l’ideologia gender imperversa sulla Rai (e non solo sul primo canale)?

Purtroppo si tratta di una battuta con un fondo di verità. Per esempio quando si tratta di Unioni Civili, che sono formazioni sociali ai sensi dell’ art 3 della Costituzione, vengono spesso usati termini come Matrimonio e Sposi che nulla hanno a che fare con quei contratti. Non è solo una questione terminologica ma un contributo alla lotta, in buona o in mala fede, a qui settori LGBTQ che si battono per aprire le adozioni alle coppie gay o per sdoganare anche in Italia l’abominevole pratica dell’utero in affitto.

In passato lei ha presentato un esposto formale al Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori del ministero dello Sviluppo economico in merito ad una puntata del cartone animato Peppa Pig che promuoveva il lesbismo e le “due mamma”. Ci sono sviluppi in materia? Ha avuto risposte? Inoltre ha presentato un esposto alla stessa Autorità in merito a RAI2, perché ha trasmesso in fascia protetta e senza la tutela di opportuni accorgimenti, alcune scene di inaudita violenza nel corso del Telefilm 9-1-1- (peraltro pieno di molti riferimenti Lgbt). Cosa è scaturito dall’esposto?

Ho presentato esposti e il Comitato mi ha dato soddisfazione sanzionando chi aveva violato il codice ( nella fattispecie Rai 2 ) per il Telefilm 9-1-1-. Altri esposti sono in istruttoria. Bisognerebbe da un lato il Parlamento rafforzasse i poteri di sanzione del Comitato, attualmente simbolici, e dall’ altro che le associazioni di tutela dei minori si attivassero non con sterili proteste ma con esposti giuridicamente fondati da presentare al Comitato stesso.

Qualche tempo fa ha la proposto controlli antidroga nell’ambito della Rai e più in generale in tutti i luoghi dove è richiesta una piena integrità fisica e ci sia un’assunzione di responsabilità. Quanto è grave, oggi, il problema dipendenze?

I test antidroga sono già obbligatori per legge per tutta una serie di lavoratori che svolgono mansioni delicate (per esempio piloti d’aereo). È pressoché impossibile estenderli in maniera generalizzata mentre invece sarebbe utile ripeterli una volta all’anno per i Parlamentari, anche su base volontaria. In questo caso chi si dovesse sottrarre al test non farebbe certo una bella figura e magari dovrebbe essere controllato mentre si mette alla guida di un’autovettura.

Per concludere, in quali mani è finita la TV di stato? Visto che non fa più servizio pubblico, non sarebbe il caso di privatizzarla?

Intanto bisogna che il Governo mantenga la promessa di togliere il prelievo forzoso del Canone sin dal prossimo anno, tornando al versamento su base volontaria. A quel punto, se la Rai continuasse a tradire la sua funzione di Servizio Pubblico, sarebbero certamente utili forme di disobbedienza civile sull’obbligo del pagamento del Canone.

 

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