Cerchiamo in ogni cosa di restare uniti a Gesù

di Giuliva di Berardino

IL VANGELO DI OGGI CI PRESENTA UN’IMPORTANTE LEZIONE SUL DISCERNIMENTO

Il Vangelo di oggi ci presenta un’importante lezione sul discernimento, necessario alla nostra vita cristiana, soprattutto in questo tempo di Quaresima. Gesù compie una guarigione di un uomo muto e lo fa perché lo ama e vuole la sua guarigione, e invece le persone capiscono tutto il contrario, che quella guarigione viene dal Demonio.

Così Gesù inizia un discorso e termina con queste parole: “Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde”. Perché queste persone non sono capaci di capire dov’è il bene? Perché questa mancanza di discernimento?

Tante volte anche noi, figli della nostra società individualistica, non riusciamo a riconoscere il bene e tendiamo a stringere solo relazioni superficiali o interessate da qualche sorta di guadagno. Il Vangelo allora è per noi un avvertimento a non farci condizionare dalla paura di stabilire relazioni significative con gli altri. È la paura che non ci permette di conoscere le persone e ci fa fare dei pensieri sospettosi, negativi, confusi nei riguardi degli altri.

Lo vediamo nel testo: queste persone che il vangelo oggi ci mostra sono sospettose verso Gesù e Gesù, davanti a questa paura che blocca la conoscenza, descrive lo stato dei loro cuori impauriti e l’esito interiore di questo stato di paura di confusione, che è la dispersione.

Papa Francesco ci parla in modo molto chiaro sul discernimento: “L’autentico discernimento si concretizza nel coraggio di dire: «no a un’economia dell’esclusione», «no alla nuova idolatria del denaro», «no a un denaro che governa invece di servire», «no all’ingiustizia che genera violenza», «no all’accidia egoista», «no al pessimismo sterile», «no alla mondanità spirituale», «no alla guerra tra di noi». Per essere invece capaci di dire: «sì alla sfida di una spiritualità missionaria», «sì alle relazioni nuove generate da Gesù Cristo»”.

E’ questo che oggi il Vangelo ci mostra: una via per non disperderci nella confusione tra bene e male è riconoscere Gesù come Colui che ci mostra come vivere l’unità in Dio, insegnandoci a rispettare le diversità che esistono tra le persone, restituendo integrità lì dove c’è dispersione interiore.

Allora oggi cerchiamo in ogni cosa di restare uniti a Gesù e ricordiamoci che Lui ci dice oggi: “Chi non raccoglie con me, disperde”.

BUONA GIORNATA CON IL VANGELO DI OGGI (LC 11,14-23)

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

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