Smettiamola di misurare la nostra relazione con Dio

Smettiamola di misurare la nostra relazione con Dio

di Giuliva di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA 

Gv 3, 31-36

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Nel Vangelo di oggi, ci troviamo ancora nel lungo colloquio notturno tra Gesù e Nicodemo, dottore della legge. Nicodemo è attratto dalla persona di Gesù, dalle sue parole, e va a parlare con Gesù di notte, per timore di essere giudicato dai suoi colleghi. Vorrebbe intrattenere una conversazione dottrinale col Rabbi Galileo così famoso per i suoi miracoli, invece viene spiazzato! Innanzi tutto gli viene detto di “nascere dall’alto“, o “nascere di nuovo” (perché la traduzione greca è duplice!). Poi gli viene presentato lo Spirito Santo come vento, soffio (ruah in ebraico, pneuma in greco), cioè come totale libertà. Ma…non solo!

Gesù dirà a Nicodemo che lo Spirito Santo è anche luce che, illuminando dal di dentro ogni creatura, la fa “venire alla luce” perché possa avere la vita eterna. Ed ecco che oggi siamo nell’ultima parte di questo lungo discorso: Gesù finalmente rivela la sua identità a Nicodemo e a tutti noi. Così afferma chiaramente di essere Lui il Figlio di Dio, che, con la sua morte e risurrezione, dona la vita eterna a chiunque crede in Lui.

E’ Lui che “dice le parole di Dio” attraverso la vera testimonianza che viene dall’alto, perché il Verbo eterno di Dio, è venuto in mezzo a noi: si è fatto carne, emozione, relazione, incontro. Ma Gesù è anche Colui che “dona lo Spirito Santo senza misura“.

Cosa vuol dire questo? Perché Gesù dona lo Spirito Santo “senza misura“? Fermiamoci un attimo a pensare quanto è importante per noi, nel nostro quotidiano, prendere le misure: prendiamo le misure per indossare dei vestiti, per riempire degli spazi, e a volte prendiamo le misure perfino tra le persone, per gestire le relazioni. E invece oggi il Vangelo ci annuncia Gesù che dona lo Spirito “senza misura“, perché? Perché Dio non è come noi! Non sta lì a misurare tutto, no! Dio eccede sempre nell’amore, Dio è sempre di più, sempre oltre le nostre povere aspettative.

Allora oggi chiediamo a Gesù Risorto che, in questo giorno, ci doni Lui la forza di rinunciare a misurare la nostra relazione con Dio, che finiamo di dire noi a Dio quello che Lui può donarci e fino a che punto deve amarci. Lasciamoci amare da Dio “senza misura“! Lasciamoci plasmare dal Suo Spirito, dal Suo Soffio che ci rende nuovi, che ci rende santi! Allora oggi chiediamo al Signore che ci doni il Suo Spirito e ci riempi il cuore di pace, secondo la Sua immensa bontà per noi. Preghiamo, ancora e sempre, per la pace e affidiamo al Signore tutti coloro che soffrono nel mondo a causa di ingiustizie e di violenze. Buona giornata! 

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