Don Giuseppe Tomaselli e l’origine della devozione al Sacro Cuore di Gesù

di Don Giuseppe Tomaselli

CUORE DI GESÙ, VITTIMA DEI PECCATORI, ABBIATE PIETÀ DI NOI!

Il mese di giugno, come è noto, è tradizionalmente dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù Cristo Nostro Signore. Questa pratica è antica quanto la Chiesa che, come ben sappiamo, è “nata dal Cuore trafitto del Redentore”, come ha spiegato Pio XII nella Haurietis aquas, n. 39.

Da oggi, lunedì 1° giugno 2023, e per ognuno dei 30 giorni del mese, Informazione Cattolica vi offre una riflessione quotidiana sul Sacro Cuore scritta da Don Giuseppe Tomaselli.

Don Giuseppe Tomaselli, nato a Biancavilla (Catania) il 26 gennaio del 1902 e morto a Messina nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1989, entrò nel 1916 nella Congregazione Salesiana, venne ordinato sacerdote nel 1926 e, lungo il suo ministero, durato quasi 63 anni, fu parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista, taumaturgo ed apostolo della buona stampa cattolica. Proprio in quest’ultima veste diffuse ben 10 milioni di copie dei suoi 120 libri, testi che ancora sono molto richiesti e letti.

Le pagine che vi offriremo ogni giorno sono tratte dal libro Don Giuseppe Tomaselli, Il Sacro Cuore di Gesù (1959), di proprietà dell’Istituto Teologico “San Tommaso“, Via del Pozzo, 43 – 98121 Messina, al quale il libro può essere chiesto, oppure scrivendo alla mail: dongiuseppetomaselli@gmail.com.

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1° GIORNO – 1 Giugno

Pater noster.

Invocazione Cuore di Gesù, Vittima dei peccatori, abbiate pietà di noi!

Intenzione – Riparare i peccati che oggi si fanno nel mondo.

 

ORIGINE DELLA DEVOZIONE AL SACRO CUORE

Il Cuore di Gesù cominciò a palpitare d’amore per noi sin dal primo istante della sua Incarnazione. Ardeva d’amore durante la vita terrena ed a San Giovanni Evangelista, l’Apostolo prediletto, fu concesso di sentirne i palpiti nell’ultima Cena, quando posò il capo sul petto del Redentore. Salito al Cielo, il Cuore di Gesù non cessò di palpitare per noi restando vivo e vero nello stato eucaristico nei Tabernacoli. Nella pienezza dei tempi, quando gli uomini giacevano nell’indifferenza, affinché si risvegliasse il fervore, Gesù volle mostrare al mondo le meraviglie del suo Cuore lasciando vedere il petto squarciato e le fiamme che lo circondavano. A ricevere le confidenze di Gesù fu scelta una povera Suora, Margherita Alacoque, umile e pia, dimorante nel monastero di Paray-Le Monial, in Francia.

Dopo il Natale del 1673, nella festa di S. Giovanni Evangelista, Margherita era nel coro del chiostro, da sola, assorta in preghiera davanti al Tabernacolo. Gesù Sacramentato, nascosto sotto i Veli Eucaristici, le si fece vedere in modo sensibile. Margherita contemplò a lungo la Sacrosanta Umanità di Gesù, meravigliandosi, nella sua umiltà, di essere ammessa a tale visione. Il volto di Gesù si era atteggiato a mestizia. La fortunata Suora, in estasi di amore, si abbandonò allo Spirito Divino, aprendo il suo cuore al celeste amore. Gesù la invitò a riposare a lungo sul suo Sacro Petto e le svelò così le meraviglie del suo amore e gl’imperscrutabili segreti del suo Divin Cuore, che sino a quel tempo erano stati nascosti. Gesù le disse: “Il mio Cuore Divino è così infiammato di amore per gli uomini, e per te in particolare, che incapace di contenere più a lungo le fiamme della sua ardente carità, deve diffondere largamente con ogni mezzo e manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori, che sono rivelati a te. Ho scelto te, abisso d’indegnità e d’ignoranza, per compiere questo mio grande progetto, affinché tutto sia fatto soltanto da me. Ed ora … dammi il tuo cuore!”
“Oh, ti prego, prendilo, Gesù mio!”. Con un tocco della sua mano divina, Gesù estrasse dal petto di Margherita il cuore e lo mise entro il suo Costato.
Dice la Suora: “Guardai e vidi il mio cuore dentro il Cuore di Gesù; sembrava un piccolissimo atomo che bruciava in una fornace ardente. Quando il Signore me lo ridiede, vidi una fiamma ardente a forma di cuore. Mentre me lo rimetteva in petto, mi disse: Guarda, diletta mia! Questo è un segno prezioso del mio amore!”.

Per Margherita Alacoque cominciò l’agonia, cioè una vera e propria angoscia fisica. Il cuore che era stato dentro a quello di Gesù Cristo, d’allora in poi divenne una fiamma, che bruciava dentro il suo petto e tale dolore le rimase sino alla fine della vita. Fu questa la prima rivelazione del Sacro Cuore (Vita di S. Margherita).

 

Un apostolo del S. Cuore di Gesù

Il male che non perdona, la tisi polmonare, aveva colpito un Sacerdote. I rimedi della scienza non riuscirono a frenare il corso della malattia. L’afflitto Ministro di Dio si rassegnò al volere divino e si dispose al gran passo, alla dipartita da questo mondo. I sogni dell’apostolato, la salvezza di tante schiere di anime … tutto stava per svanire. Nella mente del Sacerdote balenò un pensiero: andare a Paray-Le Monial, pregare il Sacro Cuore davanti al Tabernacolo, ove S. Margherita ebbe la rivelazione, fare delle promesse di apostolato e così ottenere il miracolo della guarigione. Dalla lontana America si portò in Francia. Genuflesso davanti all’altare del Sacro Cuore, pieno di fede, così pregò: “Qui, o Gesù, manifestasti le meraviglie del tuo amore. Dammi una prova d’amore. Se mi vuoi subito in Paradiso, accetto la mia prossima fine terrena. Se operi il miracolo della guarigione, dedicherò tutta la mia vita all’apostolato del tuo Sacro Cuore”.

Mentre pregava, avvertì nel corpo come una forte scossa elettrica. Cessò l’oppressione polmonare, sparì la febbre e si accorse di essere guarito. Riconoscente al Sacro Cuore, iniziò l’apostolato. Si recò dal Sommo Pontefice, San Pio X, per implorare la Benedizione e non cessò più di propagare la devozione al Divin Cuore, andando in giro per il mondo, tenendo corsi di predicazione, facendo conferenze, pubblicando libri e foglietti, consacrando famiglie al Sacro Cuore, portando ovunque il profumo dell’amore di Dio. Quel Sacerdote è l’autore di una buona serie di libri, tra cui «Incontro al Re di amore». Il suo nome, Padre Matteo Crawley, resterà negli annali del Sacro Cuore.

Fioretto. Collocare l’immagine del S. Cuore nella propria cameretta, ornarla di fiori e guardarla sovente, recitando qualche pia giaculatoria.

Giaculatoria. Sia lode, onore e gloria al Divin Cuore di Gesù!

 

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Grazie per la possibilita’di fare e seguire il mese del Sacro Cuore di D Giuseppe Tomaselli. Dio vi benedica