THE LINE: UNA CITTÀ DI 5 MINUTI, UTILE PER ANNULLARE L’UOMO
di Gian Piero Bonfanti
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IL PROGETTO NEOM FA PARTE DELLA CAMPAGNA SAUDITA “VISION 2030” E SI BASA SU PILASTRI IMPORTANTI CHE, GUARDA CASO, NEGLI ULTIMI ANNI, CONTINUANO AD ECHEGGIARE NELLE NOSTRE ORECCHIE: TECNOLOGIA, NATURA, COMUNITÀ, SOSTENIBILITÀ E VIVIBILITÀ
Prosegue il progetto ambizioso dell’Arabia Saudita che include la costruzione della città avveniristica “The Line”. Per comprendere meglio di cosa si tratta è necessario fare alcune premesse.
In primo luogo è opportuno sapere che la costruzione di questa città fa parte di un progetto molto importante chiamato Neom, presentato nel 2017 dal Principe Saudita Mohammad bin Salman. Lo stesso che nel 2018 la CIA ha concluso essere stato il mandante dell’omicidio di Jamal Ahmad Khashoggi, giornalista e scrittore, ex caporedattore di Al-Arab News Channel, conosciuto anche per le sue posizioni contro il governo Saudita. A seguito di questo fatto il progetto vide l’uscita dal consiglio d’amministrazione di alcuni personaggi importanti, tra i quali il celebre architetto Norman Foster ed il progettista Sir Jonathan Paul Ive, entrambi britannici. Quest’ultimo noto perché è stato il “Chief Design Officer” presso Apple, dove è stato anche supervisore del gruppo di design industriale e ha avuto anche un ruolo guida per il team Human Interface.
Un mega progetto quello di Neom, con mire ambiziosissime ed impiego di ingenti capitali, che coinvolge anche personaggi importanti e top manager di altissimo livello. Il progetto Neom fa parte della campagna Saudita “Vision 2030” e si basa su pilastri importanti che, guarda caso, negli ultimi anni, continuano ad echeggiare nelle nostre orecchie: tecnologia, natura, comunità, sostenibilità e vivibilità. Neom si svilupperà su una grande area compresa tra Arabia Saudita, Giordania ed Egitto, con un importante sbocco sul Mar Rosso, che permetterà un agevole e proficuo interscambio commerciale. Neom diventerà una vera e propria città stato, autonoma e con una propria giurisdizione.
Sarà composta da quattro regioni: – Sindalah: un’isola sul Mar Rosso che sarà destinata ad un turismo d’élite, con resort provvisti di tutti i confort extra lusso; – Trojens: località montuosa che sarà destinata ad essere un luogo per sport sciistici e che ha già chiesto la possibilità di ospitare gli sport invernali del 2029; – Oxagon: avanzatissimo polo industriale, produttivo e logistico, che vuole sfruttare la favorevole posizione con sbocco sul Mar Rosso; – The Line: una città all’avanguardia con possibilità di ospitare nove milioni di abitanti sviluppando un concetto urbanistico del tutto innovativo, stravolgendo il concetto delle città tradizionali.
The Line coprirà, infatti, 34 chilometri quadrati, sviluppandosi su una lunghezza di 170 km con due file di grattacieli per una larghezza di soli 200 metri. Questa striscia parallela di grattacieli, che sarà tappezzata da facciate di specchi, anziché estendersi in larghezza si svilupperà in altezza con edifici alti 500 mt. (più dell’Empire State Building) e creeranno una sorta di enorme “muraglia” per tutta la lunghezza ospitando al suo interno terrazze e giardini prensili.
Il concetto di vivibilità sarà concepito sulla base del “tutto a 5 minuti” senza utilizzo di veicoli o mezzi di locomozione vari. Per collegare le due estremità della città sarà costruita una linea ad alta velocità, che permetterà di raggiungere l’altro capo in soli 20 minuti. Tutto questo viene spacciato per green, ma le polemiche sono molte in merito all’utilizzo di tonnellate di materiale da costruzione, all’inquinamento dei mezzi di trasporto utilizzati per consegnare lo stesso materiale, alla barriera che la cosiddetta muraglia costituirà impedendo di fatto lo spostamento delle mandrie, all’enorme superficie di specchi che creerà un effetto lente con rischio di rifrangere la luce e creare incendi a discapito dell’habitat circostante.
A noi invece sembra tutta una cosa artificiale dove le persone che vi abiteranno perderanno non solo la fede, ma qualsiasi sembianza di umanità per come l’abbiamo sino ad oggi concepita. Il tutto sarà infatti gestito da Intelligenze Artificiali le quali, possiamo immaginare, prenderanno presto il sopravvento sull’uomo.
C’è chi Puo’.
Allah è Grande.
Il petrolio, pure.