Molti uomini non accettano di lasciarsi amare da Dio

Molti uomini non accettano di lasciarsi amare da Dio

di Don Ruggero Gorletti

VENERDÌ DELLA QUATTORDICESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal vangelo secondo Matteo 10,16-23

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

COMMENTO

Questo brano di vangelo sembra tratto dalle cronache dei nostri giorni. Anche oggi – nel silenzio complice dei giornali e delle televisioni – centinaia, migliaia di cristiani vengono perseguitati e anche uccisi per la fede. «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome». Com’è possibile che il Dio dell’amore susciti odio nelle persone? È possibile, perché molti uomini non si lasciano illuminare dal tranquillo splendore della verità di Cristo, è possibile perché molti uomini non accettano di lasciarsi amare da Dio. La testimonianza del vangelo suscita spesso l’odio anche nelle persone più care perché il modo di pensare e di vivere secondo Cristo non è il modo di pensare e di vivere secondo il mondo, tanto che un cristiano dovrebbe farsi qualche domanda se il suo modo di pensare e di agire – specie sui grandi temi della difesa della vita, dell’educazione, della sessualità – è simile al modo di pensare e di agire di chi cristiano non è. E se è una persona in vista dovrebbe insospettirsi quando chi non è cristiano parla troppo bene di lui. Forse è perché piace più al mondo che a Dio.

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