La trasparenza dovrebbe costituire, nel DNA del cristiano, una caratteristica distintiva
Di Nicola Sajeva
“In una notte nera c’è una pietra nera, sulla pietra nera c’è una formica nera e Dio la vede” (Anonimo africano)
Per un credente, al di là di tutte le motivazioni di legalità, di rettitudine, di rigido impegno morale che la coscienza laica può esprimere, ci sono ulteriori sollecitazioni capaci di fargli superare quei momenti di fragilità frutto della debolezza della natura umana.
Lavorando sotto un “Principale” che riesce a vedere una formica nera che si muove su una pietra nera in una notte senza stelle, è chiaro che ci si sente sempre sotto un cono di luce dove nulla possiamo nascondere.
Agire in queste condizioni per il cristiano non è motivo di inquietudine o di paura ma consapevolezza di trovarsi sotto lo sguardo di un Padre amoroso, misericordioso pronto a confonderci con la magnanimità del suo perdono.
Il nostro argomento è la trasparenza.
La trasparenza dovrebbe costituire, nel DNA del cristiano, una caratteristica distintiva, una marcia in più, una garanzia di serenità, un’oasi di benessere dove le attività si svolgono illuminate e riscaldate dalla fiducia.
La trasparenza accetta ogni tipo di confronto, non ricorre a compromesso, gode della luce e si distende piacevolmente in essa, non si preoccupa di tutte le strategie che trovano nella penombra il loro habitat naturale.
La trasparenza è un prato fiorito dove ogni nostra azione trova gratuitamente posteggio e garanzia di non attendere nessuna ingiunzione di irregolarità.
La trasparenza inonda di tranquillità ogni gestione economica, innesca spirali di fiducia, dà ad ogni rapporto la forza di proseguire con sicurezza nel futuro.
Come sarebbe bello se questa eterea fatina fosse apprezzata in certi ambienti politici e amministrativi!
Come sarebbe determinante, per costruire una società più giusta, che tutti i battezzati sentissero la presenza di questo “Occhio” che vede nell’oscurità della notte la formica nera che si muove su una pietra nera!
Dietro di noi, piccoli uomini, limitati dal peccato, disorientati da mille incertezze c’è il volto di Gesù, c’è la sua trepidazione affettuosa, c’è la sua immensa compassione per ogni sofferenza.
Se questa è. la trasparenza , dovremo farci fare, tutti, la cataratta.