Conosciamo San Luigi IX, Re di Francia
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI RICORDIAMO UN SANTO FRANCESE
Un re che si occupa di poveri, emarginati, ex prostitute e ammalati. È realmente esistito, in Francia, nel XIII secolo. Luigi, contemporaneo di San Francesco d’Assisi, nasce a Poissy il 25 aprile 1215. I suoi genitori sono re Luigi VIII e la Principessa Bianca di Castiglia. La madre gli parla molto di Dio e insegna al principino che tutti gli uomini sono fratelli. Luigi prega spesso e sente di amare i poveri. Gli insegnamenti di mamma Bianca hanno un effetto importante per l’educazione del piccolo Luigi. Infatti salito al trono, Luigi non si dimenticherà dei poveri del suo regno. Diventa re giovanissimo: a undici anni succede al padre e la madre Bianca di Castiglia assume il ruolo di reggente. Il principe, diventato re Luigi IX, cresce e, non ancora ventenne, si sposa con Margherita di Provenza. Desidera una famiglia numerosa e così mette al mondo undici figli. È un re virtuoso e si iscrive al Terz’Ordine Francescano: non si limita a credere nel Vangelo, egli mette in pratica gli insegnamenti del Cristianesimo e lo fa da monarca quando rileva il governo dalla reggenza della madre. Nel palazzo reale la vita è sobria, non ci sono inutili sprechi.
Luigi fa entrare i poveri, li accoglie alla sua mensa, li serve a tavola. Ostacola la corruzione dilagante tra i suoi funzionari, lotta contro la nobiltà che pretende di mantenere i propri privilegi, fonda monasteri, fa costruire ospedali, dormitori, case di accoglienza per ex prostitute e per i più sfortunati. Tiene molto alla cultura e lui stesso inaugura la prestigiosa Università della Sorbona. Luigi sa saggiamente dosare fede e ragione. Non è mai crudele, né con il popolo né con i nemici sconfitti in guerra. Il re ama leggere in pubblico la Bibbia e consiglia alla sua corte i passi su cui riflettere. Il suo nome è legato anche alle crociate (la VII e l’VIII). Luigi IX si mette alla guida di due spedizioni: nel 1248 per tenere fede a un voto fatto durante una sua grave malattia e nel 1270 quando nei pressi di Tunisi la peste uccide tanti crociati e lo stesso re Luigi. I suoi simboli sono la corona, il globo e lo scettro. È protettore di distillatori, fabbricanti di bottoni, legatori di libri, parrucchieri e scienziati e patrono dei terziari francescani.
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