Conosciamo Santa Notburga
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI RICORDIAMO UNA SANTA TIROLESE
Notburga è una santa tirolese. Nasce nel 1265 a Rattenberg, nel Nord Tirolo (Austria), vicino al Trentino Alto Adige, terra di alte montagne, le Alpi: fitti boschi, prati verdi, fiumi e ruscelli limpidi, aria tersa. È figlia di poveri contadini e a diciotto anni viene assunta come aiuto cuoca da un conte del luogo. Notburga è gentile, buona, religiosa. Nel castello del nobile svolge il suo lavoro con diligenza, ma questo non le basta per essere felice.
Da buona cristiana, Notburga non si limita ad andare in chiesa e a partecipare alla Messa. Vuole mettere in pratica le parole del Vangelo. Così aiuta i poveri del paese regalando loro gli avanzi della tavola del suo padrone. Purtroppo i ricchi, a volte, sono egoisti, avari e senza cuore. I padroni non vogliono che la domestica regali il cibo avanzato e le ordinano di darlo ai maiali. Notburga non ubbidisce. Un giorno, il padrone le ordina di fargli vedere che cosa porta dentro al grembiule, convinto di smascherarla. Notburga prega il Signore e quando apre il grembiule il cibo avanzato si trasforma in un mucchietto di trucioli di legno. La sua abitudine di portare pane e vino ai poveri, comunque, non passa inosservata. Così la ragazza viene mandata via dal castello con le sue poche cose.
Notburga trova un altro lavoro presso un contadino nella vicina Eben. Con lui, però, fa un patto: di non lavorare il sabato sera (nel Medioevo considerata già festa) e la domenica. In questi giorni, infatti, la giovane tirolese desidera dedicarsi a Dio e alla preghiera. Il contadino accetta salvo poi pentirsi. Un sabato pomeriggio intima a Notburga di continuare a mietere il grano. La ragazza non intende subire tale ingiustizia e, con parole decise, ricorda al contadino gli accordi pattuiti. Notburga si ferma con la falce in mano e volge il suo sguardo al Cielo chiedendo un segno. Poi lancia in aria la falce che, miracolosamente, rimane sospesa, immobile, lasciando esterrefatto il contadino.
In seguito Notburga torna nel castello dove lavorava prima. I nuovi padroni sono buoni e lasciano Notburga libera di regalare ai poveri il cibo avanzato. Notburga muore a Rattenberg nel 1313. La sua tomba, presso la Chiesa di Eben (Lago di Achen, Austria) è tuttora meta di continuo pellegrinaggio. Molto conosciuta in Austria, Baviera, Istria, Nord e Sud Tirolo e Bolzano, Notburga è patrona delle giovani contadine e delle domestiche.
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