Conosciamo il beato Anton Maria Schwartz
di Mariella Lentini*
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TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI RICORDIAMO UN SANTO AUSTRIACO
Anton Schwartz nasce in Austria, a Baden, nel 1852. Il padre è un impiegato del Comune e la madre, casalinga, bada alla numerosa famiglia composta da tredici figli. Il piccolo Anton frequenta la scuola in parrocchia e impara anche a cantare in un coro. Purtroppo un grave fatto fa sprofondare il ragazzino nella tristezza: a quindici anni perde il padre. Il ragazzo, sconvolto, non va più bene a scuola e non riesce a studiare. Entra in una nuova scuola cattolica e qui trova grande consolazione nella figura di un santo vissuto tre secoli prima di lui, lo spagnolo Giuseppe Calasanzio, fondatore delle scuole gratuite per i poveri, Patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo. Quando Anton entra in seminario, viene colpito da alcune gravi malattie. Il ragazzo chiede aiuto alla Madonna e, per ringraziarla dell’avvenuta guarigione, fa aggiungere al suo nome Maria.
Ordinato sacerdote, Anton Maria viene trasferito poco distante dalla sua città, a Vienna, con il compito di seguire spiritualmente gli ammalati di un ospedale. In cuor suo cresce il desiderio di dedicarsi ai giovani apprendisti e agli operai. Infatti a Vienna gli appare evidente che i ragazzi, una volta abbandonata la scuola per andare ad imparare un mestiere, si allontanano dalla Parola di Dio, non frequentano più il catechismo e nessuno parla loro di Gesù.
La vita dell’apprendista e del giovane operaio della metà dell’Ottocento, in Europa, è molto difficile. La fatica, i soldi che non bastano mai, lo sfruttamento da parte dei padroni, nessuna tutela sindacale, orari di lavoro massacranti anche per i bambini, straordinari non pagati, salari miseri per lavorare anche di sabato, domenica e nei giorni di festa e, soprattutto, la mancanza di fede, rendono gli uomini peggiori. Il giovane sacerdote pensa a loro e fonda l’Unione degli apprendisti cattolici – mettendola sotto la protezione di San Giuseppe Calasanzio – e un giornale, L’Artigianato cristiano, che redige tutto da solo. In pochi mesi fa costruire una chiesa dedicata agli operai di Vienna che intitola a San Giuseppe Calasanzio, dove fonda la Congregazione degli operai cristiani di San Giuseppe Calasanzio.
Anton Maria mette gli apprendisti e gli operai a contatto con il Vangelo, con la cultura, l’arte e la musica, crea un ufficio di collocamento per far trovare un buon lavoro presso imprenditori cattolici (migliaia di apprendisti trovano un impiego) e difende i diritti dei lavoratori partecipando egli stesso agli scioperi. Il sacerdote che desidera portare Cristo in fabbrica muore a Vienna nel 1929.
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