Serve un’enciclica sull’educazione cattolica in tempi di apostasia
di Salvatore Carloni
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LETTERA AD INFORMAZIONE CATTOLICA
Un catechista della parrocchia vicina a casa mia (abito a circa 1000 metri a piedi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma) mi ha detto che lo scorso anno pastorale su 100 ragazzini che avevano ricevuto la Prima Comunione poi solo 18 hanno ricevuto la Cresima e tutto questo è la manifestazione della grandissima tragedia della apostasia dalla Fede che oggi vediamo trionfare purtroppo anche in Italia.
Nonostante negli ultimi 50 anni abbiamo visto il progressivo dolorosissimo decrescere dei cattolici praticanti anche in Italia, dal 1929 ad oggi non mi risulta essere stata pubblicata un’enciclica in merito all’educazione cattolica. Invece nel 1929 Pio XI aveva pubblicato l’enciclica “Divini illius magistri” esclusicamente dedicata all’educazione cattolica che si può leggere integralmente sul sito ufficiale della Santa Sede.
Nel testo di questa enciclica Pio XI consiglia assolutamente di leggere il libro del Cardinal Silvio Antoniano dal titolo: “Dell’educazione cristiana dei figliuoli” (questo libro è di oltre 500 pagine e si può scaricare gratis in pdf da Google Books) a proposito del quale sempre nel testo di questa enciclica Pio XI scrive che questo era il libro: “che San Carlo Borromeo faceva leggere pubblicamente ai genitori insieme adunati nelle chiese”.
Oggi più che mai i genitori hanno assoluto bisogno di direttive chiarissime riguardo come educare i propri figli fin dalla prima infanzia e su quali argomentazioni e con quali metodi specifici i genitori devono parlare ai loro figli che altrimenti, se non vengono fortemente instradati fin da piccoli, non andranno più in chiesa.
Non tutti sanno che nella Diocesi di Roma è attivo dal 70 anni il percorso noto col nome de “La Catechesi del Buon Pastore” che è un itinerario catechistico basato sul metodo educativo ideato dalla notissima pedagogista cattolica Maria Montessori ed è offerto ai bambini piccoli a partire dall’età di 3 anni. Quindi iniziare l’educazione cattolica dai 3 anni di età in poi è assolutamente necessario e vitale oggi più che mai.
Cliccando su questo link di Romasette, settimanale della Diocesi di Roma, è stato pubblicato il 29 Aprile 2024 un articolo gratuito riguardo l’evento presso la Pontificia Università Salesiana qui a Roma il 70° anniversario della presenza a Roma de “La Catechesi del Buon Pastore”.
Sempre a proposito di questo itinerario de “La Catechesi del Buon Pastore” cliccando su questo link si possono ascoltare tutti i 7 video messi a disposizione dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Roma riguardo le modalità di catechesi de “La Catechesi del Buon Pastore” (un articolo gratuito da leggere è quello del gesuita Don Giancarlo Pani pubblicato dal quotidiano Avvenire).
Tornando alla questione delle argomentazioni che i genitori dovrebbero trattare direttamente nell’educazione domestica alla Fede, porto alcuni esempi:
a) lo studio della Storia Sacra in famiglia. Don Bosco aveva personalmente scritto un testo di Storia Sacra utilizzato anche nelle scuole elementari del Regno d’Italia e nella prefazione di libro Don Bosco scriveva che lo studio della Storia Sacra era assolutamente fondamentale e necessario per chiunque volesse dirsi cristiano. Questo libro di Don Bosco è scaricabile gratis su questo link salesiano.
b) lo studio di certe vite dei santi come San Giovanni Bosco che è stato grande operatori di miracoli di guarigione e di profezie che si compivano perfettamente alla lettera. Edizioni Elledici pubblica il libro di don Michele Molineris dal titolo: “Don Bosco e il soprannaturale”: in questo libro ci sono a oltre 250 episodi visioni e sogni, previsioni e profezie e introspezioni avute da San Giovanni Bosco e che puntualmente si compivano. Riporto un esempio da quest’ultimo libro: da pag. 135 a pag. 137 c’è il paragrafo inerente la predica profetica che Don Bosco tenne nel 1864 a Montemagno (Asti) e profetizzò che in quell’estate torrida e senza piogge solo il giorno della Festa dell’Assunta sarebbe arrivata la pioggia. Il giorno della Festa dell’Assunta Don Bosco si ritrovò lì e la gente accorsa numerosa dovette solo constatare il miracolo. Ma nel libro ci sono molti ulteriori particolari come una nuvoletta che si ricollega esattamente all’analogo miracolo annunciato da Sant’Elia profeta riportato in 1Re 18,19-46 l. Ma in questo stesso libro di don Molineris c’è anche l’episodio riportato a pag. 201 in cui davanti ai parenti di un sacerdote gravemente infermo Don Bosco predisse esattamente la sua data di morte (nel testo sono riportati sia il nome e il cognome del sacerdote sia la data esatta predetta da Don Bosco). Don Bosco era andato a trovare questo sacerdote per fargli un’opera di misericordia e questo sacerdote poi morì nell’esatta data profetizzata da Don Bosco. Alla fine di ogni paragrafo in questo libro “Don Bosco e il soprannaturale” c’è anche la citazione esatta dalle fonti ufficiali salesiane note come “Memorie biografiche di San Giovanni Bosco” raccolte in 19 volumi dal sacerdote salesiano don Giovanni Battista Lemoyne che fu segretario personale di Don Bosco.
c) i più grandi miracoli di guarigione perfettamente documentati e più vicini a noi temporamente come i miracoli ufficialmente approvati a Lourdes e i più grandi miracoli di approvati per le canonizzazioni.
d) i miracoli eucaristici ufficialmente approvati dalla Chiesa. I 110 miracoli eucaristici presenti nella mostra ideata dal Beato Carlo Acutis dovrebbero essere universamente noti a tutti i cattolici fino dalla prima infanzia.
La qualità e la quantità dei grandiosi miracoli approvati dalla Chiesa cattolica provano che l’unica vera Fede è quella Cattolica ma finchè nelle famiglie non se ne parlerà accuramente chissà quante disgrazie accadranno ancora purtroppo.
Tornando infine alla suddetta enciclica di Pio XI, riguardo il Cardinal Silvio Antoniano si potrà leggere al seguente link sul sito ufficiale della Pontificia Università Salesiana come il Cardinal Antoniano fu figlio spirituale di San Filippo Neri e divenne sacerdote e poi anche cardinale come si potrà leggere nella sua biografia sul sito ufficiale dell’Università di Torino.
È inaccettabile che dal 1929 ad oggi non sia stata pubblicata nessuna enciclica sull’educazione cattolica mentre l’apostasia dalla Fede sta galoppando da decenni. Non possiamo rimanere inerti: c’è un proverbio che conosco bene ed è: “chi di speranza vive disperato muore” e nessuno che si dica cattolico, sia esso membro del clero o laico, ha diritto davanti a Dio ad aspettare che la situazione migliori eventualmente da sè.