Guerra totale al politicamente corretto
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JOSEPH DE MAISTRE, UN AUTORE APPARENTEMENTE “DIVISIVO”, NEL NUOVO LIBRO DI GIUSEPPE BRIENZA CHE SARÀ INDIGESTO PER IL MAINSTREAM
Dopo oltre due secoli dalla morte ci sono evidentemente ancora studiosi che riconoscono a Joseph de Maistre (1753-1821) il valore che merita, quello cioè di un vero maestro di saggezza, di rigore morale e di acume politico.
Giuseppe Brienza, curatore del volume 3 de Le serate di San Pietroburgo, oggi (Edizioni Solfanelli, Chieti 2025, pp. 184, € 15), è un giornalista e storico che, per le proposte, gli autori, le idee e le battaglie che in questi anni sta cercando di “attualizzare” e rilanciare nel solco del pensiero del Conte savoiardo, è da annoverarsi fra i “proscritti” dell’attuale dittatura del relativismo.
Come ha rilevato Marcello Veneziani in un recente saggio, infatti, il Pensiero Unico «demonizza o delegittima le culture avverse, di tipo cattolico, conservatore, tradizionale o nazionale. Innalza cordoni sanitari per isolare i non allineati, squalifica le culture di destra, bollate ieri come aristocratiche e antidemocratiche, oggi come populiste e razziste-sessiste; da alcuni anni preferisce fingere che non esistano, decretando la morte civile dei suoi autori».
Provando ad uscire dall’esilio interiore, gli autori che hanno firmato i 40 contributi contenuti in questo volume, dallo stesso Brienza ad Andrea Bartelloni, Don Gian Maria Comolli, suor Daniela Del Gaudio, Raffaele Iannuzzi, Matteo Orlando, Andrea Rossi, Cosimo Russo, Enrico Pagano e p. Enzo Vivale solo per farne alcuni, continuano a seguire nella prospettiva del diritto naturale e cristiano alcuni dei temi etici fondamentali dei tempi attuali, dall’eutanasia all’aborto, dall’attacco alla famiglia e alla natalità alla libertà educativa e d’espressione, per “dichiarare guerra” a 360 gradi al politicamente corretto.
Nella galassia dell’attuale piccola e media editoria italiana le Edizioni Solfanelli di Chieti rappresentano senza dubbio uno dei soggetti più interessanti e consolidati nel tempo (hanno quasi mezzo secolo di vita alle spalle).
Parliamo di una casa editrice che si caratterizza sia per l’originalità delle sue scelte editoriali, che non rispondono unicamente alle tendenze politiche o commerciali del momento sia per il carattere alternativo delle sue pubblicazioni, sempre connotate dall’amore alla Tradizione ed ai valori spirituali.
Si tratta di un marchio storico abruzzese che ha all’attivo un gran numero di successi e, unitamente alla “gemellata” casa editrice Tabula fati, specializzata nella narrativa e nei classici poetici e letterari, propone un catalogo ricco soprattutto per chi va in cerca di Autori e libri indigesti al mainstream, come quello curato da Brienza che, come i precedenti, riprende fin dal titolo l’importante opera Le serate di San Pietroburgo, o Colloqui sul governo temporale della Provvidenza (1821) del pensatore contro-rivoluzionario Joseph de Maistre.
I tre volumi delle Serate di san Pietroburgo, oggi sono inseriti nella più importante collana di saggistica delle Edizioni Solfanelli, significativamente denominata “Faretra” che, fra i tanti, ha pubblicato le opere di grandi nomi del pensiero alternativo italiano del Novecento come Giacinto Auriti (1923-2006), Gennaro Malgieri, Roberto de Mattei e il compianto prof. Franco Ferrarotti (1926-2024), solo per fare alcuni nomi.
Nel 2014 e nel 2021 le prime due raccolte Le serate di san Pietroburgo, oggi sono state editate in questa collana per riprendere e “attualizzare” il pensiero di battaglia e l’eredità culturale del filosofo, politico e giurista sabaudo di lingua francese Joseph de Maistre.
Entrambi questi dui libri hanno ricevuto Prefazioni di rilievo per il mondo conservatore italiano. Il primo volume ha avuto infatti la presentazione del più importante pensatore dell’attuale Destra nazionale, almeno secondo il parere di molti, ovvero Marcello Veneziani; il secondo volume è aperto invece da un esponente cattolico di rilievo come il presidente della Camera dei deputati On. Lorenzo Fontana (Lega).
Anche se la faretra è un astuccio che contiene frecce o dardi per archi o balestre, solo apparentemente de Maistre può essere dipinto come un Autore “divisivo”.
Senz’altro “reazionario” lo è stato, perché ha sempre combattuto la Rivoluzione francese e, soprattutto, la sua ideologia collettivista e anticristiana. Questa «spaventosa catastrofe», come il Conte savoiardo ebbe a definire la Rivoluzione del 1789 nella Lettera da S. Pietroburgo del 17-29 dicembre 1812, l’ha quindi perseguitato fin dall’inizio, invadendo la sua Savoia e costringendolo all’esilio in Svizzera.
Dopo la “pars destruens”, però, de Maistre, ha elaborato e proposto una “pars construens” per l’organizzazione della società e dello Stato. Entrambe ispirate alla filosofia tomista e alla Dottrina cattolica.
Visto quanto accaduto di male nei due secoli, il XIX e il XX, che hanno seguito gli Immortali Principi dei giacobini e dei laicisti, ci sembra che la “via” presentata da de Maistre avrebbe bene contribuito a far unire gli uomini, anziché dividerli, schiavizzarli, perseguitarli…