La verità sull’albero di Natale

La verità sull’albero di Natale

di Pietro Licciardi

NON HA ORIGINI PAGANE MA E’ UNA USANZA CRISTIANA CHE RISALE AL MEDIOEVO 

Siccome siamo ancora in pieno clima natalizio sfatiamo un’altra leggenda che riguarda il Natale, del quale si è già cercato di mettere in dubbio la data, il 25 Dicembre, o di farla passare per una festa nata per soppiantare ricorrenze pagane. Se ancora il Presepe si salva dai tentativi di mitizzare la nascita di Cristo non l’albero, al quale si vogliono attribuire origini celtiche o germaniche. Ma anche questa sembra essere soltanto una favoletta di creatori di miti poiché fonti attendibili fanno risalire l’usanza di adornare un albero con nastri e oggetti in occasione della nascita del bambinello già nel medioevo.

Per asserirlo prediamo spunto da un articolo pubblicato sul sito dell’Unione Cristiani Cattolici Razionali (UCCR) il quale innanzitutto ricorda che se pure troviamo un passo della Bibbia – Libro di Geremia 10, 2-5 – che condanna l’uso di un legno tagliato nel bosco abbellito di argenti e di oro è chiaro che il testo non si riferisce affatto all’albero natalizio ma alla fabbricazione di idoli da adorare. Anche la storia comunemente ripetuta di San Bonifacio (672-754 d.C.) che avrebbe abbattuto una quercia dedicata a Odino accorgendosi che al suo posto era nato miracolosamente un alberello sempreverde non è affatto la dimostrazione che l’albero di Natale è una usanza “rubata” ai pagani. 

Si rassicurino dunque quei cristiani che tengono fuori casa l’abete natalizio ritenendolo un retaggio di ancestrali riti estranei alla vera religione. Al contrario si ravvedano coloro che a Dicembre addobbano solo l’albero per non “contaminare” la casa con simboli religiosi, nonostante vi sia alcuna fonte pagana che faccia riferimento all’addobbo di alberi. 

Al contrario l’indagine delle fonti storiche indica che già nel 1.300 il regolamento forestale delle città renane di Sundhoffen e Bergheim limitava l’abbattimento di alberi e la raccolta di rami nel periodo natalizio. Le stesse leggi vennero emanate nel 1400 anche per la regione dell’alto Reno e alcune di queste fanno riferimento specificamente all’utilizzo degli alberi natalizi come pali decorati.

Nel 1605 si riferisce invece di alberi decorati con cavalli di cartone, mele, ostie, fiocchi di metallo sagomati e zucchero nella città di Strasburgo mentre nel 1611 sembra essere stata la duchessa Dorothea Sibylle di Slesia la prima a decorare l’albero di Natale con delle candele. 

Dalla metà del XVII secolo invece l’usanza degli alberelli addobbati comincia ad entrare nelle case per diventare onnipresenti quando la regina Vittoria, dopo il 1800, portò l’albero natalizio, fino ad allora una tradizione cristiana del mondo germanico e nordeuropeo, anche in quello anglosassone.

Tutte queste notizie si devono all’approfondito studio di David Bertaina, specializzato nello sviluppo storico del Natale e docente di storia religiosa del Medio Oriente tardoantico e medievale all’University of Illinois che nel suo libro Trees and Decorationsavanza l’ipotesi che l’uso di addobbare un abete nel periodo natalizio risalga al dramma liturgico medievale eseguito alla vigilia di Natale e intitolato Le jeu d’Adam, in cui compare un “albero del paradiso” come elemento centrale della scena, solitamente un abete decorato con mele.

Per farla breve tutto indica che l’albero di Natale non è un simbolo pagano e chi afferma il contrario non ha una documentazione storica alla quale appoggiarsi. Ma recentemente sull’argomento è intervenuto anche Michele Cassese, docente di Storia moderna all’Università di Trieste che in un suo articolo ha anch’esso spiegato che l’albero è «presente fin dai primi secoli del cristianesimo» e, come già scritto, fu valorizzato soprattutto dal Nord Europa e dalla tradizione cristiana protestante, essendo visto, scrive Cassese, come «simbolo di Cristo luce del mondo».

Il conclusione, secondo le fonti storiche, l’albero di Natale non ha origini pagane ma deriva da un’usanza cristiana medievale e la sua presenza nelle case e nei luoghi cristiani è coerente con la sua origine. Ma attenzione! Non sostituisca il Presepe, simbolo di una testimonianza più diretta del senso vero della festività natalizia.

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