Una Corea del Sud indebolita
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I LEGISLATORI SUDCOREANI METTONO SOTTO ACCUSA IL PRESIDENTE IN CARICA MENTRE LA CRISI SI AGGRAVA
In Corea del Sud ci sono stati due impeachment in due settimane, dopo che la richiesta di legge marziale del presidente Yoon ha scatenato l’agitazione. Gli analisti Jin Yu Young, Choe Sang-Hun e Jin Yu Young, inviato da Seul, hanno scritto un articolo sul New York Times per spiegare cosa stia accadendo.
La crisi di leadership della Corea del Sud si è aggravata venerdì, dopo che i legislatori hanno votato per estromettere un secondo capo di stato, il presidente in carica. La mossa ha prolungato il vuoto politico, che ha attanagliato la Corea del Sud da quando il presidente Yoon Suk Yeol ha scioccato il paese, sottoponendolo brevemente a un regime militare.
I legislatori hanno messo sotto accusa e sospeso Yoon il 14 dicembre per la richiesta di legge marziale e il primo ministro Han Duck-soo è subentrato come presidente in carica. Ma anche il mandato di Han si è rivelato di breve durata, poiché i legislatori dell’opposizione hanno votato venerdì di mettere sotto accusa pure lui.
E’ stata la prima volta che la Corea del Sud ha messo sotto accusa un leader ad interim. Ciò ha significato che la Corea del Sud ha continuato a essere senza un leader eletto forte che potesse prendere in carico il governo e l’esercito in uno degli alleati più importanti di Washington, in un momento in cui il paese è alle prese con le minacce nucleari e le sfide economiche interne della Corea del Nord. L’incertezza politica ha spinto al ribasso la fiducia delle aziende e dei consumatori e ha causato il crollo della valuta, il won.
L’Osservatorio Economico sui Mercati Esteri del nostro governo scrive che “con un debito pubblico equivalente al 56,40% del PIL, la Corea del Sud esprime il valore più basso tra i Paesi OCSE. A fronte di tale dato estremamente positivo, soprattutto se confrontato a quello delle economie europee e giapponese, la Corea del Sud esprime un altissimo livello di debito privato (283,78% del PIL). Tale componente rischia di generare rischi sistemici molto forti in una eventuale fase di persistente bassa crescita e/o di una dinamica deflattiva del mercato immobiliare”.
Inoltre, l’export coreano vale il 45,70% del PIL del Paese. Da tenere in considerazione sono le tensioni economico-commerciali tra Pechino e Washington, nonché gli effetti del Infation Reduction Act e del Chips Act statunitense. Cina e USA sono i due principali partner economici della Corea, seguiti dal Giappone.
La mossa di mettere sotto accusa Han venerdì è arrivata dopo che si è rifiutato di nominare tre giudici per riempire i posti vacanti nella Corte costituzionale, l’organismo che deciderà se reintegrare o rimuovere formalmente l’ex presidente Yoon.
Sei o più giudici della corte di nove membri dovrebbero votare a favore dell’impeachment, per rimuovere il signor Yoon dall’incarico. La corte suprema ha attualmente solo sei giudici, perché gli altri tre si sono ritirati all’inizio di quest’anno, quindi l’impeachment potrebbe essere revocato con una sola voce dissenziente nel processo Yoon. Il partito di governo di Yoon ha sostenuto che solo un presidente eletto ha il potere di nominare i giudici, bloccando la situazione.
La Corte costituzionale ha fino a sei mesi per decidere se reintegrare o rimuovere Yoon e così tanto tempo porterebbe ad uno stallo istituzionale particolarmente grave, in questo particolare momento storico. Un cavillo come quello enunciato potrebbe apparire come un modo per mantenere una situazione politica in standby, favorendo, senza dubbio, gli interessi della Corea del Nord e del Cremlino, qualora scoppiasse un conflitto in quelle zone.
Qualche mese fa Robert Carlin e Siegfried Hecker, due ex funzionari statunitensi, esperti di questioni coreane, hanno pubblicato un’analisi secondo cui la situazione nella penisola è la più grave dal 1950, ovvero dallo scoppio della guerra di Corea, primo conflitto della guerra fredda finito nel 1953 con un armistizio, ma senza un trattato di pace. Questo significa che, tecnicamente, le due Coree sono ancora in stato di guerra.
Nel contesto internazionale, la stretta alleanza stipulata dalla Corea del Nord, potenza nucleare conclamata, e la Russia sul fronte ucraino, forte anche di una solida partnership economico-commerciale pone la penisola coreana in un periodo imprevedibile, tanto da far apparire a molti analisti come un comportamento irresponsabile quello dell’impasse politico-governativo, che va a indebolire maggiormente la Corea del Sud, anche come alleata strategica degli Stati Uniti.