A Bra un prodigio mariano incredibile

A Bra un prodigio mariano incredibile

di Salvatore Carloni

UN PRODIGIO MARIANO CHE SI È RIPETUTO IN QUESTI GIORNI E CHE SI RIPETE DA MOLTI SECOLI, ASSOLUTAMENTE INSPIEGABILE ALLA LUCE DELLE LEGGI DELLA BOTANICA, DELLA FISICA E DELLA CHIMICA

Dopo la messa domenicale del 29 dicembre scorso, ho telefonato al Santuario della Madonna dei fiori nella cittadina piemontese di Bra: la signora che mi ha risposto mi ha detto che ancora una volta si è ripetuto uno stupendo prodigio mariano a proposito del quale si può vedere nel seguente breve video ufficiale di TV2000 dal titolo: “La Madonna dei Fiori e il miracolo del pruneto”.

Ogni anno alla fine di dicembre, intorno al 29 dicembre, il pruneto interno al Santuario si ricopre di fiori bianchi, segno dell’Immacolata, e talvolta anche di prugne come si può vedere nella foto di copertina di questo articolo. Questo avviene anche quando i rami del pruneto sono ricoperti di neve.

Questo prodigio è assolutamente inspiegabile alla luce delle leggi della fisica, della chimica e della biologia vegetale. La storia di questo prodigio parte dal lontano 29 dicembre 1336 come si può leggere sul sito ufficiale del Santuario della Madonna dei fiori.

In breve la storia è questa: quel 29 dicembre la Vergine apparve per salvare la giovane sposa incinta Egidia Mathis che, tornando a casa per un sentiero in un boschetto con pruni selvatici, fu improvvisamente aggredita da due soldati di ventura mentre si era fermata a pregare proprio davanti ad un pilone votivo consacrato a Maria. Preoccupatissima per il bambino che portava nel grembo Egidia invocò subito la Vergine ed immediatamente apparve una Signora splendente di meravigliosa luce che cacciò quei due soldati spaventati a morte. Intanto Egidia, fortemente scossa, era entrata in travaglio. La splendida Signora accorse subito in aiuto di Egidia ed operando da perfetta ostetrica fino al parto consegnò tra le braccia di Egidia il suo neonato e poi scomparve.

Il prodigio mariano non si è ripetuto in alcuni anni e poi ne sono seguiti eventi assolutamente nefasti. E’ noto che il prodigio non si verificò nel 1914 e nel 1939 che sono esattamente gli anni che precedettero l’entrata in guerra dell’Italia nella prima e nella seconda guerra mondiale.

È estremamente probabile che il Signore farà mancare il suddetto prodigio al Santuario della Madonna dei fiori alla fine di un anno che precederà un’eventuale entrata dell’Italia nella terza guerra mondiale.

In merito a tutte le altre coincidenze in cui si è verificato o non si è verificato il prodigio al Santuario della Madonna dei fiori è da ascoltare gratis la puntata del 02/05/2015 condotta dal Dottor Diego Manetti su Radio Maria, trascritta QUI.

Questo prodigio non si verificò alla fine di dicembre 1877 quando ormai si avvicinava il 7 febbraio 1878 giorno di morte del Beato Pio IX. Però, pochi giorni dopo la morte di Pio IX, questo prodigio si verificò improvvisamente il 20 febbraio 1878: quel giorno a Roma in conclave era stato eletto Leone XIII e soli due giorni dopo la Chiesa era di nuovo in festa per la Cattedra di Pietro.

Ma tornando alla questione della data di morte del Beato Pio IX c’è anche da ricordare che nel libro “I sogni di don Bosco. Esperienza spirituale e sapienza educativa” edizioni LAS (editrice Libreria Ateneo Salesiano) c’è un saggio del salesiano Don Morand Wirth, professore ordinario della Pontificia Università Salesiana a Roma, in cui è descritto il sogno profetico avuto da San Giovanni Bosco il 7 febbraio 1877: questo sogno era sulla santa morte del Beato Pio IX che poi morì esattamente il 7 febbraio 1878 cioè un anno esatto dopo il suddetto sogno avuto da San Giovanni Bosco.

A proposito del carisma profetico di San Giovanni Bosco deve essere noto a tutti che Elledici, casa editrice salesiana, pubblica il libro del salesiano don Michele Molineris dal titolo: “Don Bosco e il soprannaturale” con oltre 250 episodi di soprannaturale con visioni e sogni profetici di Don Bosco che, puntualmente, si avverarono e poi anche con le perfette previsioni e letture delle coscienze operate da Don Bosco. Come è scritto in questo libro il cardinal Vives y Tutò, difensore della causa di Don Bosco, disse che non aveva mai esaminato una causa di canonizzazione tanto traboccante di soprannaturale come quella di Don Bosco.

Alla fine di ogni paragrafo di questo libro c’è anche la citazione esatta dalle fonti ufficiali salesiane come le note “Memorie biografiche di San Giovanni Bosco” raccolte in 19 volumi dal sacerdote salesiano don Giovanni Battista Lemoyne che fu segretario personale di Don Bosco. Da pag. 135 a pag. 137 c’è il paragrafo inerente la predica profetica che Don Bosco tenne nel 1864 a Montemagno (oggi in provincia di Asti): Don Bosco profetizzò che durante quell’estate torrida e senza piogge sarebbe arrivata la pioggia solo il giorno della Festa dell’Assunta. Il 15 agosto 1864 Don Bosco tornò a Montemagno e la gente accorsa numerosa in chiesa si ritrovò a constatare lo straordinario e commovente miracolo della pioggia che cadde a dirotto proprio nel giorno della Festa dell’Assunta.

Nel libro ci sono molti ulteriori particolari come una nuvoletta che si ricollega esattamente all’analogo miracolo annunciato dal grande profeta Elia riportato in 1Re 18,19-46. In merito a questo miracolo straordinario avvenuto nel 1864 si può leggere la pagina ufficiale salesiana. Da pag. 201 inizia poi il paragrafo in cui è scritto che davanti ai parenti di un sacerdote gravemente infermo Don Bosco predisse esattamente la sua data di morte (nel testo sono riportati sia il nome e il cognome del sacerdote sia la data esatta predetta da Don Bosco). Quel sacerdote poi morì nell’esatta data profetizzata da Don Bosco.

C’è anche un altro libro di don Michele Molineris dal titolo: “Miracoli di don Bosco: guarigioni, grazie, favori” di 446 pagine che si può scaricare gratis QUI.

In questo libro, basato sulle fonti salesiane autentiche che sono citate alla fine di ogni paragrafo, ci sono tutti i miracoli operati da Don Bosco durante la sua vita e poi ci sono anche quelli avvenuti alla sua morte e tempo dopo la sua morte. Don Bosco operò anche il miracolo della moltiplicazione delle nocciole e il salesiano Don Umberto Gaetini della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice a Roma mi ha detto che tempo fa sono state riesaminate le nocciole di questo miracolo: erano ancora perfettamente commestibili.

Riporto dal suddetto libro di Don Molineris solo un miracolo avvenuto nel 1955: come si può leggere a pagina 412 del libro c’è una testimonianza diretta pubblicata a dicembre 1955 sul Bollettino Salesiano. La Signora Marchetti, autrice di questa testimonianza, racconta come dopo 5 anni di matrimonio non aveva ancora avuto figli e perciò prese a pregare Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco con la promessa che se avesse avuto un bambino lo avrebbe avviato volentieri al sacerdozio. Dopo qualche notte, le apparve in sogno San Giovanni Bosco che le presentò un grazioso bambino maschio. Il 31 gennaio 1955, festa liturgica di San Giovanni Bosco che era morto proprio il 31 gennaio 1888, la Signora Marchetti partorì un bel bambino maschio.

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