La salvezza ha un nome
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PUR AVENDO CONOSCIUTO CRISTO SONO MOLTI QUELLI CHE LO RIGETTANO
La salvezza ha un nome: Gesù, che è morto e risorto per noi. «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato» (Rom 10,13).
Per questo gli Apostoli sono stati mandati ad evangelizzare tutte le genti: per far conoscere Gesù, credere in lui e avere la sua salvezza mediante il Battesimo e gli altri sacramenti.
«Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!» (v. 15). Andrea fu uno di questi. Discepolo del Battista, gli sentì dire: “Ecco l’Agnello di Dio! Ecco colui che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1,29).
Credette e andò a dirlo a suo fratello Simone (Pietro) e lo portò da Gesù. Diventeranno i primi apostoli, con gli altri due fratelli Giacomo e Giovanni. Da allora, l’annunzio di Gesù percorre la terra:
“Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?» (Rom 10,16). Molti non conoscono Cristo e molti sono quelli che pur avendolo conosciuto, lo rigettano. «Chiunque crede in lui non sarà deluso» (v. 11). Ma gli altri?
Gesù prende l’iniziativa di chiamare alcuni a seguirlo più da vicino. Dice loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». I chiamati devono lasciare tutto e seguirlo, per ben conoscerlo e poterlo annunziare. Non possono farsi come gli altri una famiglia propria. I loro lavoro è “pescare uomini” e portarli da Gesù. Guai a chi, al contrario, li fa allontanare da lui!