Competenza, passione e integrità: addio a Rino Tommasi
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RINO TOMMASI È SCOMPARSO L’8 GENNAIO 2025 ALL’ETÀ DI 90 ANNI
Il mondo del giornalismo sportivo italiano ha perso una delle sue figure più emblematiche: Rino Tommasi è scomparso l’8 gennaio 2025 all’età di 90 anni.
Nato a Verona il 23 febbraio 1934, Tommasi ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama mediatico, distinguendosi come giornalista, conduttore televisivo, telecronista sportivo e organizzatore di eventi pugilistici.
Cresciuto in una famiglia di atleti — suo padre Virgilio detenne per 13 anni il record italiano nel salto in lungo e partecipò alle Olimpiadi del 1924 e 1928, mentre lo zio Angelo gareggiò nel salto in alto alle Olimpiadi del 1932 — Rino sviluppò sin da giovane una profonda passione per lo sport. Iniziò a giocare a tennis, raggiungendo il livello di seconda categoria in Italia, e a soli 13 anni scrisse il suo primo articolo per l’edizione marchigiana de Il Messaggero.
La sua carriera giornalistica decollò con collaborazioni per testate prestigiose come Tuttosport e La Gazzetta dello Sport, per la quale scrisse per oltre quattro decenni. La sua competenza spaziava dal tennis al pugilato, discipline che seguiva con rigore analitico e passione contagiosa. Nel 1968, seppur per un breve periodo, ricoprì il ruolo di capo ufficio stampa della SS Lazio, dimostrando la sua versatilità nel mondo dello sport.
Negli anni Ottanta, Tommasi divenne il primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5, contribuendo significativamente alla crescita dell’emittente. Successivamente, approdò a Tele+, dove, insieme al collega e amico Gianni Clerici, rivoluzionò le telecronache tennistiche italiane. La loro collaborazione, caratterizzata da un equilibrio perfetto tra analisi tecnica e aneddoti culturali, li rese un duo iconico nel panorama televisivo.
Oltre al tennis, il pugilato occupava un posto speciale nel cuore di Tommasi. Non si limitò a commentare gli incontri, ma si impegnò attivamente nell’organizzazione di eventi pugilistici di rilievo, portando in Italia campioni di fama mondiale e contribuendo alla diffusione della “nobile arte” nel paese.
La sua dedizione e competenza gli valsero numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di “Tennis Writer of the Year” assegnato dall’ATP nel 1982 e nel 1991, e il prestigioso Ron Bookman Media Excellence Award nel 1993. Inoltre, il CONI gli conferì la Penna d’Oro nel 1979 e due premi di Letteratura Sportiva per le sue opere “Storia del tennis” e “La grande boxe”.
Rino Tommasi lascia un’eredità profonda nel giornalismo sportivo italiano. La sua capacità di unire rigore analitico, passione e una vasta cultura ha ispirato generazioni di giornalisti e appassionati di sport. La sua scomparsa rappresenta la fine di un’era, ma il suo contributo continuerà a vivere attraverso le sue opere e il ricordo indelebile che ha lasciato in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di seguirlo.
In un mondo in continua evoluzione, figure come Rino Tommasi ci ricordano l’importanza della competenza, della passione e dell’integrità nel raccontare lo sport, non solo come cronaca di eventi, ma come narrazione di storie umane che ispirano e uniscono.