Libano, ecco il nuovo Presidente
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CONOSCIAMO IL CRISTIANO MARONITA JOSEPH AOUN, GIÀ COMANDANTE DELL’ESERCITO LIBANESE
Il Libano ha un nuovo presidente, il cristiano maronita 60enne Joseph Aoun, già comandante dell’esercito libanese.
Dopo oltre due anni di stallo politico, il Parlamento libanese ha eletto Joseph Aoun come presidente, ponendo fine a un vuoto istituzionale che aveva paralizzato il paese. La sua elezione è stata accolta con favore sia a livello nazionale che internazionale, con il sostegno di paesi come gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita. Aoun ha ottenuto 99 voti su 128, superando la maggioranza richiesta, e ha promesso di rafforzare la sovranità del Libano e di consolidare il monopolio statale sull’uso delle armi, un chiaro riferimento alla questione del disarmo di Hezbollah.
In molti si augurano che l’elezione di Joseph Aoun rappresenti una speranza per il Libano, un’opportunità per superare le divisioni settarie e costruire un futuro basato sulla sovranità nazionale, sulla giustizia e sul progresso economico.
La sua esperienza militare e la reputazione di integrità sicuramente saranno fondamentali per affrontare le sfide che attendono il paese e per guidare il Libano verso una nuova era di stabilità e prosperità.
Joseph Khalil Aoun, nato il 10 gennaio 1964 a Sin el-Fil, un sobborgo settentrionale di Beirut, è una figura di spicco nella storia contemporanea del Libano. La sua recente elezione a 14º presidente del paese, avvenuta il 9 gennaio 2025, rappresenta una svolta significativa per una nazione che ha attraversato anni di instabilità politica ed economica.
Aoun ha intrapreso la carriera militare nel 1983, in un periodo in cui il Libano era lacerato dalla guerra civile. La sua dedizione e competenza lo hanno portato a ricoprire vari ruoli di comando all’interno delle Forze Armate Libanesi (LAF), culminando nella sua nomina a Comandante in Capo nel 2017. Durante il suo mandato, ha affrontato sfide significative, tra cui l’espulsione di gruppi estremisti come lo Stato Islamico e il Fronte al-Nusra dalle regioni orientali del paese.
Sotto la guida di Aoun, l’esercito ha mantenuto una posizione neutrale durante le proteste popolari del 2019, che hanno visto i cittadini libanesi scendere in piazza contro la corruzione e l’inefficienza del governo. La sua leadership è stata cruciale nel preservare la stabilità e l’unità delle forze armate in un periodo di profonda crisi economica, caratterizzata dal crollo del sistema bancario e da una svalutazione senza precedenti della valuta nazionale.
Il nuovo presidente eredita un paese in difficoltà, con una crisi economica profonda, infrastrutture danneggiate e una popolazione in cerca di riforme e stabilità. Aoun ha espresso l’intenzione di implementare riforme giudiziarie e di combattere la corruzione, elementi chiave per sbloccare gli aiuti internazionali necessari alla ricostruzione del Libano. Inoltre, il suo impegno a rispettare il cessate il fuoco con Israele e a sviluppare una strategia di sicurezza nazionale indica una volontà di stabilizzare le relazioni regionali e di promuovere la pace.