L’Epistolario completo di San Giovanni Bosco
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PRESENTAZIONI A ROMA E A TORINO
“Da Valdocco al mondo… e ritorno” e “Don Bosco chiama… Torino risponde”: questi i titoli di due eventi degni di nota, organizzati nel corso del 2025 per presentare l’Epistolario completo di San Giovanni Bosco, curato da Francesco Motto e pubblicato dalla Las Editrice tra il 1992 e il 2024.
Il primo appuntamento si terrà a Roma domani, martedì 28 gennaio alle 15, presso l’Università Pontificia Salesiana (Piazza dell’Ateneo Salesiano 1, quartiere Nuovo Salario), con interventi di Carlo Felice Casula, Angelo Giuseppe Dibisceglia e Adriana Valerio, che approfondiranno il valore storico, formativo e pastorale delle lettere di San Giovanni Bosco.
Il secondo evento è previsto il 2 aprile, alle ore 15 a Torino, presso l’Archivio di Stato, con interventi di Alberto Riccadonna, Paolo Cozzo e Domenico Agasso, per analizzare il rapporto di San Giovanni Bosco con la sua terra natale, il Piemonte, e la sua influenza oltre confine. Entrambi gli incontri offriranno un’occasione per riflettere sulla corrispondenza del fondatore dei salesiani, uno strumento fondamentale per comprendere la visione spirituale del grande Santo educatore, il suo impegno come direttore di anime, promotore di missioni e fondatore di un movimento internazionale. L’Epistolario rivela l’universalità del carisma salesiano, oggi presente in 137 paesi e ispiratore del Sistema preventivo applicato in molte istituzioni educative.
Le lettere di San Giovanni Bosco non vanno assolutamente considerate come un’opera dal carattere letterario, artistico, politico, ascetico, bensì un epistolario di vita quotidiana di un Pastore dell’Ottocento, il quale, grazie anche alla fitta corrispondenza con persone di ogni classe sociale, è riuscito a realizzare grandiosi progetti per l’educazione dei giovani, soprattutto i più poveri e bisognosi d’aiuto.
Una lezione, quella del grande Santo educatore-guida, tuttora attuale e continua fonte di ispirazione per tutti coloro che hanno davvero a cuore il futuro delle giovani generazioni, allora come oggi terribilmente bisognose di punti fermi e valori incrollabili.