La compravendita di bambini non suscita più sdegno!
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I FIGLI SI ACQUISTANO?
Mi viene tenerezza se penso a quando studiavo giornalismo certa che non potesse che passare dall’osservazione della realtà.
Me ne stavo lì seduta in un’aula universitaria con in mano i giornali, sognando quel tesserino marrone che sicuramente hanno in tasca anche i “colleghi” che hanno firmato articoli che la realtà non l’hanno vista manco in cartolina.
Protagonista Lily Collins, trentacinquenne figlia del secondo matrimonio dell’icona musicale Phil, che ha iniziato a recitare a due anni in “Genitori in blue jeans” e non c’è dubbio che come attrice abbia dei numeri, non solo per il suo successo della serie “Emily in Paris”, ma perché con una foto e una caption ha convinto tutti di esser diventata mamma.
L’altro giorno posta l’immagine di una neonata e scrive “Benvenuta al centro del nostro mondo Tove Jane McDowell. Le parole non esprimeranno mai la nostra infinita gratitudine per la nostra incredibile madre surrogata e per tutti coloro che ci hanno aiutato lungo la strada”.
Immediatamente, in modo militare, è scattata la risposta celebrativa fatta di fiumi di cuoricini in salsa woke.
I titoli italiani sono stati di questo tenore: Corriere “Lily Collins, attrice protagonista di «Emily in Paris» è diventata mamma. L’attrice e il marito Charlie McDowell hanno avuto una bambina con maternità surrogata”, Repubblica: “Lily Collins, la protagonista di Emily in Paris è diventata mamma grazie alla maternità surrogata”.
Un tempo la compravendita di bambini suscitava lo sdegno collettivo, oggi però siccome “ci sono Paesi in cui è regolamentata” è un simbolo di progresso. Perché il traffico di essei umani fa pensare ad uno scambio di denaro contante al buio in un parcheggio isolato col bimbo coperto da un cappuccio, la “maternità surrogata” è normata da contratto, con tanto di agenzie, avvocati, costi trasparenti, clausole, pagamenti digitali, fiocchi rosa e azzurri e allora è una conquista di civiltà. Ma Lily non è “diventata mamma”, ha solo comprato una neonata, esattamente come si compravano gli schiavi, come chi vorrebbe comprare una moglie. Magari bambina, che problema ci sarebbe? Basta che sia regolamentata…