La Svezia delle gangs di migranti e dell’assalto a scuola

La Svezia delle gangs di migranti e dell’assalto a scuola

di Angelica La Rosa 

TRAGEDIA A ÖREBRO: SPARATORIA AL CAMPUS RISBERGSKA, DIECI MORTI

Il 4 febbraio 2025, la città di Örebro è stata sconvolta da una sparatoria di massa presso il Campus Risbergska, un istituto di istruzione per adulti. L’attacco ha provocato, nel momento in cui scriviamo, la morte di almeno dieci persone, incluso l’attentatore, un uomo di 35 anni che si sarebbe tolto la vita dopo aver aperto il fuoco sugli studenti e il personale dell’istituto.

Secondo le forze dell’ordine, la polizia ha ricevuto la prima chiamata d’emergenza alle 12:33. Testimoni riferiscono di aver sentito colpi d’arma da fuoco provenire dall’interno dell’edificio scolastico, seguiti da urla e scene di panico. Alcuni studenti e insegnanti sono riusciti a barricarsi nelle aule o a fuggire, mentre altri sono rimasti intrappolati nel mezzo della tragedia.

Le prime unità di polizia sono arrivate sul posto pochi minuti dopo la segnalazione e hanno immediatamente messo in sicurezza l’area. L’aggressore è stato trovato morto sul luogo dell’attacco con evidenti segni di un colpo autoinflitto.

Oltre ai dieci morti, diverse persone sono rimaste ferite. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, almeno sei feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali della regione, quattro dei quali in condizioni critiche. I soccorritori hanno lavorato senza sosta per stabilizzare i feriti e fornire supporto psicologico ai sopravvissuti e ai loro familiari.

L’identità dell’attentatore non è stata ancora resa pubblica, ma le autorità hanno confermato che si tratta di un cittadino svedese di 35 anni senza precedenti penali noti. Non risultano collegamenti con gruppi terroristici o estremisti, e gli inquirenti stanno cercando di capire quale possa essere stato il movente del gesto.

Secondo alcune indiscrezioni, l’uomo potrebbe aver avuto problemi di salute mentale o rancori personali nei confronti dell’istituto. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi è stata ancora confermata ufficialmente.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale e l’intera Svezia. Il primo ministro Ulf Kristersson ha rilasciato una dichiarazione in cui ha espresso il suo cordoglio per le vittime e le loro famiglie, definendo la sparatoria “una delle peggiori tragedie nella storia moderna della Svezia”.

Anche il re Carlo XVI Gustavo ha manifestato il suo dolore per l’accaduto, sottolineando l’importanza di fornire sostegno alle famiglie colpite e di rafforzare la sicurezza nelle scuole.

Nel frattempo, molte scuole della regione hanno rafforzato le misure di sicurezza, e le autorità locali hanno messo a disposizione supporto psicologico per studenti, insegnanti e genitori traumatizzati dall’accaduto.

La polizia svedese ha avviato un’indagine approfondita per chiarire ogni aspetto della vicenda. Gli investigatori stanno esaminando il passato dell’attentatore, analizzando eventuali segnalazioni di comportamenti sospetti e cercando di ricostruire gli ultimi giorni prima dell’attacco.

Al momento, non è chiaro se l’attentatore avesse pianificato l’attacco da tempo o se sia stato un gesto impulsivo. Tuttavia, gli inquirenti hanno dichiarato di voler analizzare eventuali post sui social media o messaggi che potrebbero fornire indizi sulle sue motivazioni.

La sparatoria al Campus Risbergska rappresenta un ulteriore campanella d’allarme per la Svezia, un Paese che, fino a pochi anni fa, aveva tassi di criminalità relativamente bassi, ma che da almeno un decennio si trova ad affrontare un crescendo di violenze, spesso causate dalle varie gangs che crescono come funghi nelle principali città svedesi.

E adesso  si aggiungono gli interrogativi sulla sicurezza nelle scuole e sulla prevenzione della violenza armata…

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