I Narcos minacciano Trump

I Narcos minacciano Trump

di Angelica La Rosa

I CARTELLI MESSICANI “RISPONDONO” ALLE POLITICHE DI TRUMP


I cartelli messicani hanno risposto alle politiche di rimpatrio degli Stati Uniti preparandosi a “colpire” gli agenti di pattuglia di frontiera.

Secondo il New York Post i leader dei cartelli stanno acquisendo armi ed esplorando l’uso di droni d’attacco contro gli agenti di frontiera e il personale militare che pattugliano i confini meridionali degli Stati Uniti.

Gli agenti sono stati invitati ad alzare al massimo l’attenzione, ad indossare giubbotti antiproiettili e a mantenere le loro armi da fuoco visibili, segnalando allo stesso tempo qualsiasi attività di droni alle unità di intelligence a El Paso.

Secondo News Nation dai social media affiliati ai cartelli sono partiti incoraggiamenti ai migranti illegali per “molestare” gli agenti di frontiera degli Stati Uniti “sputando, urinando e defecando all’interno dei loro veicoli”, mentre i leader dei cartelli vedono l’aumento della presenza militare americana come una “minaccia diretta ai loro profitti legati alla droga e al traffico degli esseri umani”.

Il Dipartimento della Sicurezza Pubblica del Texas ha confermato che i membri dei cartelli hanno già aperto il fuoco sugli agenti di una pattuglia di frontiera la scorsa settimana.

Nella zona di Fronton alcuni filmati mostrano agenti armati dei cartelli armati che usano i migranti illegali come copertura durante il lancio di attacchi, mentre altri hanno fortificato le posizioni su un’isola tra Messico e Stati Uniti, usandola come terreno di messa in scena per le operazioni contro le forze americane.

Il senatore Mike Lee dello Utah ha esortato il Congresso ad autorizzare le aziende di sicurezza private e i civili addestrati a contrastare le operazioni dei cartelli, sostenendo il sequestro di beni collegati ai cartelli, tra cui barche, veicoli e contanti.

 

Foto di liu xiaozhong da Pixabay

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