Gli scandali dell’USAID
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LA BATTAGLIA DI TRUMP (E MUSK) CONTRO L’AGENZIA DEGLI STATI UNITI PER LO SVILUPPO (“LGBT”!) INTERNAZIONALE
Negli ultimi giorni, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) è stata al centro di un acceso dibattito pubblico, con accuse di cattiva gestione dei fondi e presunti legami con attività illecite. Queste accuse hanno portato a una serie di azioni da parte dell’amministrazione Trump, culminate nella chiusura temporanea dell’agenzia e nel richiamo del personale dall’estero.
Le critiche mosse contro USAID si concentrano su diversi punti chiave:
1. Finanziamenti al Wuhan Institute of Virology: Si sostiene che USAID abbia destinato 1 milione di dollari al laboratorio di Wuhan, implicato nella controversia sull’origine del COVID-19.
2. Fondi a Organizzazioni Terroristiche: È stato riportato che 9 milioni di dollari di aiuti siano finiti nelle mani di gruppi terroristici.
3. Spese Superflue: Critiche sono state sollevate riguardo a investimenti in progetti considerati non essenziali, come corsi di ceramica in Marocco e iniziative di “Sesame Street” in Iraq.
4. Pagamenti ai Media: Accuse secondo cui USAID avrebbe versato 8 milioni di dollari a testate giornalistiche come Politico per ottenere una copertura favorevole.
L’amministrazione Trump, con il supporto di Elon Musk, ha intrapreso azioni drastiche, tra cui la chiusura temporanea di USAID e il richiamo del personale dall’estero. Queste misure hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto sulle operazioni umanitarie e di sviluppo in corso.
La Casa Bianca ha pubblicato un elenco di esempi di abusi dell’USAID. Eccoli:
1,5 milioni di dollari per far “avanzare l’equità, l’inclusione e la diversità nei luoghi di lavoro e nelle comunità imprenditoriali della Serbia”.
70mila dollari per la produzione di un “musical DEI (Diversity, Equity, and Inclusion)” in Irlanda.
2,5 milioni di dollari per i veicoli elettrici per il Vietnam.
47mila dollari per un’opera transgender in Colombia.
32mila dollari per un “fumetto transgender” in Perù.
2 milioni di dollari per i cambiamenti di sesso e l’attivismo LGBT in Guatemala.
6 milioni di dollari per finanziare il turismo in Egitto.
Centinaia di migliaia di dollari per un’organizzazione no-profit legata a organizzazioni terroristiche.
Milioni di dollari all’EcoHealth Alliance, che è stata coinvolta nella ricerca nel laboratorio di Wuhan.
Centinaia di migliaia di pasti sono andati ai combattenti affiliati ad al Qaeda in Siria.
Finanziamenti per la stampa di contraccettivi “personalizzati” nei paesi in via di sviluppo.
Centinaia di milioni di dollari per finanziare “strumenti di irrigazione, attrezzature agricole e persino fertilizzanti utilizzati per sostenere la coltivazione senza precedenti di papavero e la produzione di eroina in Afghanistan”, a beneficio dei talebani.